Coronavirus, primi casi nella Rsa Mantovani di Cologno

Il coronavirus si è diffuso anche all’interno della Casa Famiglia Mantovani, Rsa di Cologno Monzese. Dopo i primi chiarimenti di qualche giorno fa, in cui il sindaco Angelo Rocchi tranquillizzava rispetto alla diffusione dei contagi, il primo cittadino ha presentato un nuovo aggiornamento sulla situazione.

«Con una nota inviata alla mia attenzione – ha spiegato Rocchi – la Fondazione mi comunica che, dalla tarda serata di martedì, alcuni ospiti presentano uno stato febbrile e che un operatore sanitario impiegato nella struttura è risultato positivo al covid-19».

Il sindaco ci ha tenuto a sottolineare che «la situazione risulta, ovviamente, strettamente monitorata per garantire la massima sicurezza degli ospiti. La struttura sta contattando tutti i familiari degli utenti per rendere nota tale situazione in un’ottica di trasparenza e collaborazione. Darò alla struttura la massima disponibilità del Comune per quanto sarà possibile fare e nel mentre mi confronto con le autorità sanitarie per comprendere quali azioni mettere in campo in caso di un aggravarsi della situazione».

Per quanto riguarda infine i tamponi che tanti stanno richiedendo, Rocchi ha fatto presente che «non tocca al sindaco disporli e farli essendo l’emergenza sanitaria gestita da livelli superiori ai Comuni, come già chiarito in numerose occasioni, rendo noto quanto disposto da Regione Lombardia con una nota inviata ai sindaci. Il protocollo adottato da Regione Lombardia per la prevenzione e contrasto alla diffusione del Covid-19 è quello trasmesso dal ministero della salute e redatto dal gruppo di lavoro permanente costituito in data 5 febbraio 2020 nell’ambito del Consiglio superiore di sanità. Le indicazioni, oggetto di circolare ministeriale del 22 febbraio 2020, prevedono di sottoporre al tampone rinofaringeo per la ricerca di covid-19 solo i soggetti clinicamente sintomatici».