Covid, la denuncia del sindacato: «Da Regione mascherine simili a pannolini»

Esplode il caso delle mascherine ‘made in Lombardia’, che la Regione sta facendo produrre a un’azienda di Rho per raggiungere l’autosufficienza durante l’emergenza Coronavirus, e che hanno ottenuto il via libera dell’istituto superiore di sanità.

L’azienda Fippi di Rho ha riconvertito la propria produzione di pannolini in quella di mascherine, inizialmente utilizzate per proteggere i propri dipendenti. Il materiale è stato testato dal Politecnico di Milano che ha confermato un potere filtrante superiore a quello delle mascherine chirurgiche certificate, aveva spiegato Raffaele Cattaneo, assessore all’ambiente in Regione.

Le mascherine prodotte sono destinate in primo luogo ai presidi sanitari, dagli ospedali alle Rsa, e al personale medico. «La produzione a regime di 900mila pezzi al giorno è iniziata dalla fine della scorsa settimana, quando è arrivato il via libera dell’Iss. Al momento stiamo producendo esclusivamente per Regione Lombardia, poi vedremo. La linea è avviata e può continuare a produrre, se ci saranno altre richieste», ha detto Claudio Guarnerio fondatore dell’azienda all’agenzia Askanews, dove ha spiegato che per avere il via libero definitivo dall’Iss ci sono volute circa tre settimane, ma la linea di produzione convertita alle mascherine era già pronta dopo dieci giorni.

Il sindacato Adl Cobas però non ci sta e ha annunciato lo stato di agitazione nelle strutture sanitarie regionali: «I lavoratori della sanità rivendicano il loro sacrificio, quello di chi ‘ogni giorno mette a rischio la propria vita’. Un’altra umiliazione per chi quotidianamente presta duramente il proprio lavoro nelle strutture sanitarie».

«Assurdo che mascherine simili a pannolini abbiano ottenuto l’autorizzazione dell’ISS – secondo il portavoce dell’Adl Cobas – e assurdo che l’assessore all’Ambiente Raffaele Cattaneo, recatosi nell’azienda prima dell’inizio della produzione, non si sia accorto dell’inadeguatezza delle mascherine. Le rispediremo al mittente».

E Adl Cobas è già sul piede di guerra e si dichiara pronto allo sciopero: «Gli operatori della sanità lombarda dopo aver visto i malati di Covid-19 ricoverati nelle residenze per anziani facendo una strage di ricoverati, adesso dovrebbero indossare i pannolini come protezione facciale. Nei prossimi giorni formalizzeremo al Prefetto di Milano lo stato di agitazione di tutte le strutture della sanità pubblica, privata e delle Rsa della Regione Lombardia, chiediamo a tutti i sindacati conflittuali di promuoverlo congiuntamente».

Sul caso delle mascherine pannolino si è espresso anche il Codacons, dando parere fortemente negativo: «Ulteriore umiliazione per chi quotidianamente svolge duramente il proprio lavoro nelle strutture sanitarie – afferma Marco Donzelli, presidente del Codacons – Regione Lombardia fornisca mascherine adeguate al personale sanitario del territorio»

Codacons: “Ulteriore umiliazione per chi quotidianamente svolge duramente il proprio lavoro nelle strutture sanitarie – afferma Marco Donzelli, Presidente del Codacons – Regione Lombardia fornisca mascherine adeguate al personale sanitario del territorio”.