Cologno, il sindaco chiede al governo quale «destino» aspetta i centri estivi

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Il sindaco di Cologno Monzese Angelo Rocchi, eletto nelle file della Lega, ha scritto una lettera aperta ai cittadini e al Governo in cui chiede quale sarà «il destino dei centri estivi», sottolineando che è «fondamentale che si decida subito per garantire ad ogni nucleo familiare di organizzare il proprio tempo tra cura della famiglia e diritto al lavoro».

Il primo cittadino di Cologno scrive: «Il procedere, più o meno speditamente, verso il ritorno alla normalità e alle progressive riaperture delle attività commerciali e imprenditoriali crea, giustamente, aspettative e preoccupazioni nei tanti cittadini che dovendo tornare alle proprie occupazioni non potranno più badare ai propri figli, soprattutto nel periodo estivo che ormai è alle porte.

Questa situazione sta portando con sé un’aumentata richiesta di informazioni che in questi giorni si focalizzano particolarmente sui centri ricreativi diurni, più comunemente noti come centri estivi. L’attenzione dell’Amministrazione Comunale nei confronti di questa offerta non è mai mancata, ne è prova la pubblicazione nella giornata di ieri dell’atto di aggiudicazione e di affidamento del servizio di gestione dei centri estivi. Un investimento, per quest’anno, di più di 247mila euro, con un incremento di 35mila euro rispetto alle risorse stanziate lo scorso anno, al fine di rispondere ancora più efficacemente ai bisogni della città.

Restiamo in attesa di conoscere dal Governo quale debba essere il destino dei centri estivi. Se potranno partire e, nel caso, con quali regole. Il periodo estivo è ormai alle porte ed è fondamentale avere un quadro chiaro su cui basarsi per attivare tutto quanto necessario in sicurezza e secondo gli standard che saranno comunicati. E’ fondamentale che su questo fronte si decida subito per garantire ad ogni nucleo familiare di organizzare il proprio tempo tra cura della famiglia e diritto al lavoro.

È ora di darsi una mossa, il Governo ha perso il contatto con le esigenze dei cittadini, con i loro problemi reali e con le esigenze quotidiane. È ora di tornare con i piedi per terra e dare risposte certe e veloci alle famiglie e ai lavoratori, che sembrano occupare sempre gli ultimi posti nelle agende del Governo».