Cinisello, i centri estivi diventano un «progetto collettivo»

centri estivi

Distanziamento sociale, rapporto educatori bambini aumentato, sanificazione: sono solo alcune delle parole d’ordine dei centri estivi 2020, che iniziano solo un mese dopo la fine del lockdown.

E ogni Comune prova ad adeguarsi costruendo formule nuove. Così anche Cinisello Balsamo, che punta tutto sulla cooperazione con le realtà sportive e di volontariato del territorio, dividendo la città in cinque zone che accoglieranno bambini dai 6 ai 14 anni. Il progetto è stato chiamato ‘Cinisummer’.

«È stata pubblicata nel weekend la manifestazioni di interesse rivolta a tutte quelle realtà che intendano aderire ad un percorso di progettazione partecipata per la realizzazione degli spazi educativi del territorio di Cinisello Balsamo per l’estate 2020, per i minori dai 6 ai 14 anni, a partire dal 15 giugno fino al 31 luglio 2020», scrive l’amministrazione in una nota.

«Il nostro obiettivo è quello di andare incontro al bisogno di quei genitori che, tornati al lavoro, ora si trovano senza possibilità di utilizzare ulteriori permessi o ferie, oppure hanno difficoltà nella gestione dei figli, ma desideriamo anche offrire ai ragazzi la possibilità di tornare a vivere un percorso educativo, sociale e ludico, con un servizio adeguato, dove sarà fondamentale far convivere nella giusta misura gli aspetti pedagogici e quelli sanitari», ha spiegato l’assessore all’Istruzione Maria Gabriella Fumagalli.

Tre assessorati congiunti hanno lavorato al nuovo modello di estate in città: Scuola, Cultura e Sport, Centralità della persona e Terzo Settore, per risposte ai bisogni educativi dei bambini, mettendoli in relazione con i coetanei attraverso l’attività fisica e il gioco all’aria aperta e per supportare le famiglie. A tale scopo Cinisello Balsamo si distinguerà in cinque zone dove si attiveranno i percorsi offerti.

Si avvia così un percorso di progettazione partecipata che permetterà di analizzare con tutti gli attori interessati le indicazioni date dalle norme, mettendo a disposizione più spazi, e di condividere l’iter amministrativo, sanitario e formativo necessario alla definizione dei progetti.

«L’obiettivo dell’amministrazione comunale si concretizza quindi nella scelta di fare ‘sistema’ con tutte le realtà presenti sul territorio, per delineare con i soggetti che rappresentano la ‘comunità educante’ le regole e gli obiettivi di un’esperienza innovativa di progettazione partecipata per l’estate 2020, sperimentando per la prima volta una forma virtuosa di collaborazione finalizzata ad un progetto cittadino», ha precisato l’assessore al Terzo Settore Riccardo Visentin.

Si tratterà di un progetto unitario, svolto da diverse realtà, innovativo e sperimentale, per la cui realizzazione è opportuno un forte coordinamento, andrà a rivoluzionare il concetto dei vecchi centri estivi sia nei programmi giornalieri che nelle modalità aggregative.

«L’Amministrazione Comunale intende promuovere, sostenere e finanziare gli spazi educativi integrati al quale potranno aderire tutti gli attori interessati a partire da coloro che hanno sempre animato i centri estivi: gli oratori, le associazioni sportive e culturali, gli organismi del terzo settore. Lo spirito con cui si avvia questo percorso sarà quello che accompagnerà il futuro delle varie agenzie educative e metterà le basi per una progettazione sempre più condivisa degli interventi», ha concluso l’assessore alla Cultura e Sport Daniela Maggi.