Nordmilano, la Croce Rossa piange Giancarlo (Johnny) Mangoni

La notizia è arrivata in città negli scorsi giorni: il volontario della Croce Rossa Giancarlo Mangoni, attivo nel comitato dell’area Nord Milanese, è deceduto. Giancarlo, detto Johnny, abitava a Cinisello Balsamo e da tempo era molto attivo nella Cri, che lo ricorda con affetto in una lunga ‘lettera aperta’.

«Ci sono dei momenti nella vita di ognuno di noi, quando trovare le parole per salutare un grande amico, un collega, un compagno di squadra, nel suo ultimo viaggio, diventa difficile – scrivono i volontari di Cri -. Oggi è uno di quei momenti, perché non ci saranno mai parole giuste o sufficienti per ricordare l’uomo, o meglio, l’amico Giancarlo e la sua passione per la vita e per gli altri espressa anche all’interno della nostra associazione.

Carissimo Giancarlo, avendo potuto apprezzare la tua straordinaria energia interiore, mi ero convinto che avessi una particolare dispensa di positività rispetto ai mali di questo mondo, non c’era giorno in cui il tuo classico saluto in risposta «seeeempre bene caro» non mi facesse pensare che avresti continuato per molti anni ad essere quel riferimento di positività e dedizione che eri ad ogni nostro incontro. Siamo affranti e increduli davanti alla tua perdita ma allo stesso tempo estremamente grati di averti conosciuto e aver condiviso con te un pezzo del nostro cammino.

Un indelebile ricordo di te rimarrà senza altro sia in noi come persone sia nella nostra associazione: un ricordo legato al tuo entusiasmo, alla tua passione, umiltà e dedizione per il prossimo. Sappiamo quanto tenevi a esserci per tutti noi: per un cambio turno all’ultimo, per una festività da passare insieme, per un servizio al volo. Vorrei ricordare con tutti i compagni, come fossi l’unico volontario del comitato a essere inserito nelle turnazioni di ben due squadre settimanali, di come ti sei preso di diritto il titolo di miglior Babbo Natale mai avuto, come fossi richiesto e ricercato dai nostri utenti alla prenotazione di trasporti sanitari.

Ma soprattutto come quel tuo basco (unico come il tuo spirito) insieme al tuo viso fosse un testimone della tua affidabilità, passione e positività e che mi piacerebbe tanto diventasse un simbolo della nostra associazione, da mettere sui mezzi, nelle sedi, un piccolo segno della tua importante presenza. So per certo che avresti voluto incontrarci fino all’ultimo. Siamo qui, tutto il comitato è qui, per stringerci tutti in un abbraccio intorno a tua moglie, alla tua famiglia e per dirti grazie per tutto quello che ci hai donato».