Luigi Sala ricorda Pierino Prati: «Voleva fare il centravanti, ma era bravo di testa e lo facevamo giocare in difesa»

Si sono celebrati nella mattina di mercoledì 24 giugno ad Alzate Brianza, il Comune di Como in cui era residente, i funerali del bomber del Milan Pierino Prati.

Nato a Cinisello Balsamo il 13 dicembre del 1946, Prati cominciò a giocare a pallone proprio nel Comune del Nordmilano, con la maglia della Stella Azzurra. Era la fine degli anni Cinquanta, con l’allora neonata società cinisellese che si affacciava per la prima volta nel mondo dei campionati di calcio.

E un ricordo di quei primi anni di Pierino Prati in campo è arrivato da Luigi Sala, presidente della Stella Azzurra per oltre 20 anni: «Il primo torneo a cui ha partecipato nella Stella Azzurra è stato un torneo di calcio a 7 del Csi a Sesto San Giovanni. Ricordo che lui voleva sempre giocare centravanti, per fare gol, ma era bravo anche di testa e quindi lo facevamo giocare in difesa. In quella squadra c’era anche Bruno Milanesi, che a sua volta passò nel Milan. Li alternavamo, facendo giocare un tempo a testa nel ruolo di centravanti».

Nel palmares di Prati brilla, oltre alla Coppa Campioni con il Milan, l’Europeo vinto con l’Italia nel 1968, l’unico nella storia della Nazionale di calcio. Un successo a forte tinte cinisellesi. «In quella squadra, anche se non giocò la finale – ricorda Sala -, c’era anche il balsamese Ernesto Castano». E proprio a proposito di quell’Europeo, Sala confessa: «Ho solo un cruccio. Non essere riuscito a fargli assegnare la Spiga d’Oro nel cinquantesimo anniversario della vittoria».