Sesto, sui Cre il coordinamento genitori chiede chiarezza al Comune

centri estivi

Il coordinamento genitori di Sesto San Giovanni ha scritto una lunga lettera aperta al Comune chiedendo chiarezza sulla gestione dei centri ricreativi estivi comunali. In particolare, sulla proposta che i Cre comunali hanno offerto alle famiglie con bambini e ragazzi disabili di tutte le età.

«Dalle testate giornalistiche – scrive il coordinamento genitori – scopriamo che la Giunta ha deciso di destinare i 70mila euro previsti per l’overbooking dei centri estivi, all’accoglienza di ragazzi disabili presso centri estivi organizzati da strutture private.

Come coordinamento avevamo richiesto di utilizzare quei fondi per migliorare l’offerta dei Centri ricreativi estivi comunali, estendendo l’orario del servizio che oggi difficilmente riesce a conciliare le esigenze lavorative.L’attuale ipotesi di utilizzare questi 70mila euro per i bisogni delle famiglie con disabilità ci trova chiaramente favorevoli, ma ci sorge il dubbio che dietro le dichiarazioni non vi sia una reale progettazione.

Ci chiediamo: a quali fasce di età sono destinati? I Cre comunali per infanzia ed elementari accolgono da sempre, con precedenza e grande professionalità, i bambini con disabilità. Sono dunque destinati ai ragazzi delle medie, per cui non ci sono proposte da parte dell’amministrazione? Quali strutture private sarebbero in grado di accoglierli? L’amministrazione comunale ha idea dell’effettiva richiesta da parte delle famiglie? Perché in questo momento dell’anno può anche essere che oramai ognuno si sia arrangiato come poteva.

Inoltre, abbiamo appreso che al comune di Sesto San Giovanni sono stati assegnati 149mila euro di quelli stanziati dal governo per i centri estivi. A tutt’oggi l’amministrazione non ha proferito parola sul se e come saranno usati. Noi chiediamo che questi fondi siano utilizzati per soddisfare le richieste avanzate dai tantissimi genitori che hanno iscritto i figli ai Cre comunali, in un momento in cui sul territorio non erano note alternative, e che oggi si trovano in difficoltà con la gestione degli orari. E ci chiediamo: perché l’amministrazione non ha cominciato a fare una progettazione di alto livello anche per le disabilità di ogni grado scolastico?».