Matrimoni, la wedding planner: «Tutto rimandato al 2021, ora ci vuole fantasia»

Non sono tempi facili per le coppie che hanno deciso di convolare a nozze in questo 2020. L’emergenza covid ha sparigliato le carte in tavola ai promessi sposi, che adesso si trovano nel migliore dei casi con la cerimonia rimandata o, nel peggiore, annullata.

Ma dietro ad allestimenti, banchetti e feste non ci sono solo gli sposi. Una figura che si sta consolidando nel panorama delle ‘nuove carriere’ in Italia è quella del wedding planner, l’aiutante degli sposi, che si assicura dell’organizzazione perfetta di ogni dettaglio. Elisa Legari, sestese di 34 anni, è una delle giovani professioniste che ha deciso, dopo una carriera negli uffici operativi di un grande aeroporto, di cambiare vita e diventare wedding planner.

«Avevo 5 matrimoni da preparare, di cui uno ad aprile. Ovviamente questo è stato il primo a essere rimandato. Abbiamo scelto come data ottobre, certi che la situazione sarebbe tornata alla normalità, cosa di cui non sono più così sicura», racconta Elisa

Anche gli altri quattro matrimoni sono stati tutti rimandati al 2021. «In Lombardia le condizioni per celebrare le nozze e soprattutto per i festeggiamenti sono al momento troppo stringenti. Ho conosciuto solo una coppia che si è sposata, festeggiando con una cena intima al ristorante».

La situazione di incertezza sanitaria e le regole per la nuova ‘socialità’ in continuo mutamento hanno comportato non solo il rimando delle nozze ma spesso una perdita economica di migliaia di euro per le coppie: «Purtroppo devo ammettere che alcuni fornitori hanno lucrato, più o meno consapevolmente, su una situazione già difficile di per sé – racconta la wedding planner -. Ci sono state persone che, a fronte del rinvio della cerimonia, hanno chiesto una seconda caparra per confermare il posto ad esempio, dando agli sposi un lasso di tempo molto breve per prendere la decisione. Mettendo quindi i ragazzi in una situazione di stress pesantissima».

Elisa, dal canto suo, ha deciso di fare proprio il contrario: «In questi mesi di lockdown ho cercato di rendermi disponibile e praticare solidarietà con tutti i mezzi che avevo a disposizione: ho offerto consulenze gratuite non solo a clienti ma anche ad altre coppie che si trovavano in difficoltà. In momenti come questi, avere a disposizione la professionalità di un wedding planner può aiutare a vivere le cose in modo più obiettivo e ‘leggero’».

Ora Elisa guarda al futuro: il 2021, che sarà probabilmente un anno molto intenso per i wedding planner. «Un consiglio per le coppie che si sposeranno nel 2021 è quello di uscire dagli schemi: il calendario sarà pienissimo e bisogna inventarsi soluzioni alternative. Come per esempio un matrimonio invernale, che in alcune location può offrire un’atmosfera davvero magica».

Le linee guida di Regione Lombardia per i matrimoni

Regione Lombardia ha emanato alcune linee guida da seguire per i matrimoni, sia quelli con rito religioso che per quelli ‘civili’. I tavoli devono essere disposti in modo da assicurare il distanziamento di almeno 1 metro tra gli ospiti, con l’eccezione dei nuclei familiari. Laddove possibile, privilegiare l’utilizzo degli spazi esterni (giardini, terrazze), sempre nel rispetto del distanziamento di almeno 1 metro. Gli ospiti dovranno indossare la mascherina (quando non sono seduti al tavolo). La consumazione a buffet non è consentita a meno che non sia servita al tavolo dai camerieri.