Cormano, approvato regolamento di polizia urbana anti prostituzione

polizia locale cormano Polizia locale Cormano - Immagine di repertorio

A Cormano è stata introdotta una novità nel regolamento di Polizia Urbana, volta al contrasto della prostituzione.

In consiglio comunale è stata approvata la revisione del Regolamento di Polizia Urbana con l’introduzione del nuovo art. 7-bis relativo alla prostituzione su strada, che prevede una sanzione pecuniaria di 500 euro per i trasgressori.

La nuova norma – che verrà fatta rispettare da Polizia Locale insieme ai militari dell’Arma della caserma di Cormano – prevede, oltre alla multa, anche il dovere di fornire alla persona colta sul fatto ogni informazione utile affinché possa essere indirizzata presso le strutture di supporto dedicate al sostegno delle donne vittime di sfruttamento a scopo di prostituzione. Il compito sarà affidato agli agenti di polizia locale, che saranno formati attraverso corsi specifici per essere in grado di offrire il miglior supporto possibile.

Il comandante della locale è già in contatto con il Comune di Milano per una collaborazione su un progetto anti tratta che prevede, tra gli altri strumenti, un numero verde Anti Tratta 800 290 290 gratuito, anonimo, attivo 24 ore su 24, a cui è possibile rivolgersi per denunciare situazioni di sfruttamento e di illegalità e di violazioni dei diritti della persona nonché una serie di incontri di formazione per il personale della Polizia Locale e un contatto diretto con l’unità di strada che si occupa del territorio di Cormano.

«Con l’introduzione di questo nuovo articolo del regolamento di Polizia Urbana si affronta in maniera concreta un problema di cui da anni si parlava senza che vi fossero mai state azioni di alcun tipo – scrive il Comune in una nota -. L’Amministrazione Magistro ha voluto dare un altro forte segnale di lotta all’illegalità andando a contrastare i fenomeni criminosi di sfruttamento e tratta degli esseri umani, riducendo il senso di insicurezza generato dal fenomeno della prostituzione su strada, favorendo la convivenza civile e la coesione sociale e garantendo al contempo la sicurezza della circolazione stradale, senza però dimenticare le stesse donne che sono oggetto di violenza di genere, sfruttamento e tratta a scopo di prostituzione».