Il Termometro Nazionale – L’editoriale del Gazzettino Metropolitano

Un film già visto, direbbe qualcuno. Bravi in partenza, da far invidia a mezzo mondo, poi arenati, confusi, come presi alla sprovvista dal virus. Questa seconda ondata è un qualcosa, verrebbe da dire, di scontato! Eppure, un’estate all’insegna del ‘liberi tutti’, nonostante quasi tutti i virologi, già da maggio, parlavano di quello che sarebbe potuto accadere a settembre, ottobre, senza regole di comportamento.

E allora, chi avrebbe dovuto insistere sull’uso obbligatorio della mascherina e sul distanziamento? Io, voi o chi ci rappresenta in Parlamento, forse un po’ distratto per la campagna elettorale delle amministrative del 20 e 21 settembre, con i relativi ballottaggi? Pensavano fosse finito tutto? È vero che non siamo i soli al mondo a dover affrontare questo problema, ma questo poco ci consola.

Col senno di poi, potremmo dire molte cose che si potevano fare e non sono state fatte per arginare il virus, ma ora bisogna pensare al presente, senza lasciare nulla al caso! A proposito, perché la Cina è stata la prima nazione ad ammalarsi e la prima a guarire e oggi si trova con un Pil +4,9% rispetto all’anno precedente, mentre durante il lockdown era andata a -6,8 %?