Lockdown a Milano? Il sindaco Beppe Sala si rivolge a cittadini e istituzioni

I numeri del contagio a Milano non accennano a diminuire, con la provincia del capoluogo lombardo che continua a registrare una media giornaliera di oltre 1.500 nuovi positivi.

E, inevitabilmente, torna a farsi sempre più concreta l’ipotesi di un nuovo lockdown. Sulla questione è intervenuto il sindaco di Milano Beppe Sala: «Non voglio rischiare che ci siano fraintendimenti. Mi preoccupa che esista l’idea che ci sia un partito del ‘no lockdown’ rappresentato da me e dal sindaco di Napoli De Magistris e un partito del lockdown rappresentato dal Ministero. Non è così».

A sostegno della sua dichiarazione, Sala ha presentato tre diverse motivazioni. «Se si dovrà fare il lockdown io da sindaco del Comune di Milano voglio essere coinvolto e diventare partecipe di questa scelta. Non voglio vedere l’ipotesi sui giornali, comunciata da un consulente del Ministero. La seconda cosa: non è che noi non rischiamo di andare verso un lockdown. Abbiamo però già messo in atto delle misure che sono dolorose. Pensate ai ristoratori, ai bar e a tante altre categorie. Vogliamo darci qualche giorno per darci l’effetto di queste azioni? Perché il giorno dopo queste misure dobbiamo già pensare al lockdown? Se no che senso ha averle fatte?».

Infine, nel caso in cui l’ipotesi del lockdown dovesse essere confermata, il sindaco di Milano chiede garanzie ai vertici di Roma: «C’è una mano che toglie e una mano che dà. Se dovessimo andare verso verso un lockdown voglio capire come funziona la mano che dà e quindi il Governo mi deve dire come mi aiuta con la comunità milanese, come sarà sostenuto chi sarà in difficoltà».