Lombardia, il consiglio approva un ordine del giorno per ridurre le emissioni ambientali

«Favorire la nascita e la diffusione di comunità energetiche rinnovabili che potrebbero avere un potenziale di sviluppo energetico elevato sul territorio della Lombardia, rispondendo alle necessità energetiche dei cittadini che ne fanno parte».

È questo quanto chiede l’ordine del giorno, presentato dalla Lega, che il consiglio regionale ha approvato nei giorni scorsi. Via libera dunque al Preac, il Programma Regionale Energia Ambiente e Clima. L’ordine del giorno è statp presentato da Riccardo Pase, presidente della commissione Ambiente al Pirellone e relatore del provvedimento in aula: «Il Preac è un documento molto importante che stabilisce le linee guida su queste materie per i prossimi dieci anni – spiega Pase -. Vogliamo rafforzare ancora di più alcune di queste tematiche che come gruppo Lega riteniamo strategiche per il perseguimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni ambientali. Inoltre, con il Recovery Fund, in Lombardia dovrebbero arrivare circa 38 miliardi di euro e una parte importante di questi fondi dovranno essere investiti proprio sulle politiche ambientali. Per questo non dobbiamo farci trovare impreparati».

Pase ha poi spiegato: «In particolare nell’ordine del giorno abbiamo inserito alcune proposte reali e operative, come ad esempio l’istituzione di un vero e proprio Patto Verde Regionale che garantisca capacità finanziaria ed economica per raggiungere gli obiettivi posti al 2030 attraverso una serie di investimenti rivolti alla de-carbonizzazione dei consumi energetici, favorendo l’incremento dell’efficienza energetica nei vari settori industriale, agricolo, terziario e residenziale. Poi, vogliamo attuare un piano decennale di investimento che, utilizzando i fondi del Recovery, si occupi della riqualificazione energetica del patrimonio edilizio pubblico, degli edifici scolastici e degli ospedali e dello sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili. È necessario incentivare e supportare la diffusione di impianti fotovoltaici sia sui tetti di questi edifici, sia nelle aree pubbliche a terra, privilegiando quelle dismesse e marginali. Inoltre, aumentare i collegamenti tra il fotovoltaico e gli impianti a fonte rinnovabile, come le pompe di calore, servirà ad utilizzare con meno emissioni gli impianti di climatizzazione invernale ed estiva».

Il presidente della commissione Ambiente al Pirellone ha così concluso: «Per riuscire ad affrontare l’emergenza climatica in atto a livello globale bisogna agire in maniera forte e determinata, anche attraverso lo sviluppo di sistemi di semplificazione amministrativa e di sburocratizzazione. Le azioni che, come Lega abbiamo voluto inserire in questo OdG, sono concrete e attuabili in tempi brevi e vanno proprio in questa direzione».