Sesto, Pd: «Al Fiorani assegnate famiglie che ne avevano bisogno, il progetto andava monitorato»

Residence Fiorani

«Quello che è accaduto al Residence Fiorani negli ultimi giorni è una delle pagine più indegne della politica sestese», a dichiararlo è il Partito Democratico di Sesto San Giovanni, un altro degli ‘attori’ coinvolti nella vicenda del Residence Fiorani. Il Pd aveva infatti assegnato le famiglie del Residence a Progetto Arca nel 2016, quando era alla guida della città.

«Le azioni del Sindaco, solo dopo l’arrivo delle telecamere della Rai che hanno alzato il livello di attenzione, sono sintomatiche di una totale incapacità di governo del territorio: interessandosi con tre anni di ritardo alla situazione e cercando, per l’ennesima volta, di scaricare le colpe sul centrosinistra Come Partito Democratico affermeremo sempre con forza la necessità di sostegno delle situazioni più fragili e di accompagnamento ad una autonomia personale, familiare, abitativa e lavorativa. Principi che erano alla base del progetto del Residence Fiorani che la Destra ha stracciato», continua il Pd

Il Pd respinge le accuse al mittente

Il Pd respinge le accuse del sindaco Roberto Di Stefano (come quella di aver scelto le famiglie arbitrariamente e la condizione economica dei nuclei) e prova a ricapitolare la storia del Progetto: «Le famiglie che erano lì ospitate all’inizio del progetto – spiegano -, fruivano di un servizio di housing sociale per il quale l’amministrazione comunale pagava una retta. Il servizio comprendeva: alloggio, utenze (luce, acqua, gas, ecc.), manutenzione degli alloggi, servizio di accompagnamento alla ricollocazione lavorativa. Un progetto che aveva lo scopo di costruire un futuro migliore per delle famiglie in forti situazioni di disagio al momento dell’assegnazione con un supporto e un accompagnamento. Certo: perché i progetti funzionino bisogna crederci e seguirli e se dall’inizio del progetto le condizioni sono cambiate, è segno che il progetto messo in campo dalla passata Amministrazione ha funzionato e se ci sono delle famiglie che ora non hanno più necessità di assistenza, era ed è compito dell’Amministrazione attuale monitorare gli sviluppi ma fino ad ora il Sindaco non ha fatto molto più che negare l’emergenza abitativa».