Oscar Gilardi, un padernese candidato a diventare responsabile del calcio a 5 in Lombardia

Si chiama Oscar Gilardi, classe 1971 ed è originario di Paderno Dugnano. Segni particolari: sarà uno dei candidati al ruolo di responsabile del calcio a 5 in Lombardia.

Utilizziamo il futuro, perché al momento non c’è ancora l’ufficialità sul giorno delle elezioni. Le disposizioni che arrivano da Roma, infatti, specificano che tutti i comitati regionali della Lega Nazionale Dilettanti devono andar al voto entro il 12 gennaio, ma al momento in Lombardia c’è una reggenza dopo le dimissioni in blocco dei consiglieri. E dal reggente in carica, al momento, non è ancora arrivata la comunicazione ufficiale in merito.

Lo sguardo del padernese Gilardi, però, è già proiettato al futuro. Cresciuto calcisticamente proprio a Paderno Dugnano, cominciando a giocare nel 1979 nella Us Padernese, Gilardi vanta un curriculum di tutto rispetto nel mondo del calcio, in ogni suo ambito. Dopo aver appeso gli scarpini al chiodo all’età di 19 anni a causa di una immensa sfortuna (tre rotture dei legamenti crociati delle ginocchia in giovane età), Gilardi ha intrapreso la carriera da arbitro nella sezione Aia di Seregno. «Ed è proprio lì che mi sono innamorato del calcio a 5», confessa Oscar Gilardi.

Nella stagione 1997-1998 fa così ritorno a Paderno Dugnano, dove insieme all’allora Ac Paderno (oggi Real Paderno) costruisce il primo progetto di calcio a 5 della città. È così che comincia la sua avventura nel calcio a 5. Dopo 11 stagioni passa al Lecco Calcio a 5 prima (dove resta tre anni) e nei Saints Pagnano poi (per quattro anni). Due socità che attualmente militano nei campionati nazionali di calcio a 5, rispettivamente la Serie B e la Serie A2. Conclusa l’esperienza con i Saints, arriva il suo ingresso in Federazione: quella attuale è la sua quarta stagione come delegato di Monza, mentre fino all’anno scorso lo era anche per Milano. Ma non solo. Gilardi ricopre infatti anche l’incarico di responsabile delle rappresentative di calcio a 5 della Lombardia al prestigiosissimo Torneo delle Regioni.

Adesso i tempi sono maturi per un nuovo salto di qualità: l’incarico di responsabile del calcio a 5 in Lombardia. «Una regione come la nostra – dichiara il candidato – deve avere il calcio a 5 nell’elite nazionale. Non possiamo avere solamente 22 squadre giovanili e 10 femminili in tutta la Lombardia. Di fronte a dei numeri del genere bisogna chiedersi se sia mai stata fatta una seria programmazione dell’attività in Lombardia. Indipendentemente da chi era il responsabile, non c’è mai stata programmazione. Faccio un esempio: fino a qualche anno fa avevamo 5 gironi di Sere D, adesso ne abbiamo 3 scarsi. È un continuo declino e perdita di formazione». E allora la scelta di scendere in campo per dare una svolta all’intero movimento lombardo: «È il mio hobby preferito, forse è venuto il momento di cominciare questa avventura dopo aver provato tutte le esperienze del calcio a 5».

In tempo di pandemia, il padernese Oscar Gilardi ha cominciato a presentare proprio nei giorni scorsi il suo programma elettorale in streaming, di fronte a numerose società collegate da ogni parte della Regione. I punti più importanti del suo programma riguardano l’introduzione del tempo effettivo già dalle categorie giovanili e nel femminile; l’intenzione di rendere meno pesante possibile le sanzioni (impossibili da cancellare durante il mandato) per la società lombarde che non hanno settore giovanile; e programmare le prossime tre stagioni senza poi la possibilità di andare a modificare o derogare nulla, senza di fatto porre nessun vincolo di gioco per le Serie D, C2 e C1. «Tutto questo per favorire la ripartenza post covid», spiega Gilardi.

L’ultimo interessante punto del suo programma elettorale è quello che riguarda lo sviluppo del dialogo con il calcio a 11. «L’aiuto alle società deve arrivare direttamente dalla Federazione. Ci deve essere una coordinazione con il calcio a 11: se una società è in difficoltà numerica per l’iscrizione al campionato, siamo noi che per tempo dobbiamo intervenire e proporre il calcio a 5. Così saremo in grado di aumentare il numero delle squadre nella nostra Regione, aumentando anche il livello dei nostri campionati», ha concluso Gilardi.