Cinisello, lavori di restyling per la ‘chiesetta’ di Sant’Eusebio

chiesetta sant'eusebio

Per chi vive nel quartiere Sant’Eusebio la chiesetta è quasi un monumento. Una piccola parrocchia che sorge di fronte a quella grande e moderna che ospita la comunità cattolica del rione.

La chiesetta è appunto piccolissima e piena di fascino ma molto antica. Tanto che la Parrocchia ha chiesto e ottenuto di poter fare dei lavori di restauro e messa in sicurezza dell’edificio, sia all’interno che all’esterno. La Parrocchia si è dovuta rivolgere alla Soprintendenza per i beni culturali di Milano, dal momento che l’immobile è soggetto a vincolo paesaggistico.

Parte dei lavori sarà finanziata con gli oneri di urbanizzazione secondaria (8%), dovuti per Legge. La Giunta ne ha deliberato la destinazione richiesta dalla stessa Parrocchia per un totale di circa 150mila euro.

I lavori interesseranno la facciata, il portale, la zona dell’abside e della sagrestia, una parte dell’esterno e il campanile e restituiranno all’insieme l’aspetto e il pregio dovuto ad un monumento storico dall’alto valore per tutta Cinisello Balsamo. La chiesetta di Sant’Eusebio, benché costruita con materiali poveri, rimane il più antico edificio religioso della città e di interesse artistico anche grazie agli affreschi interni di epoca tardo-antica, rinascimentale e barocca e al campanile risalente al XIX secolo.

Il primo intervento importante, quello che ha riportato la chiesetta a essere un luogo di culto vivo, dopo un lungo tempo di abbandono e degrado, risale al 1879. Poi altri lavori sono avvenuti nel 1931, nel 1991 e l’ultimo nel 1993. Oggi si apre una nuova pagina che darà la giusta valorizzazione a questo monumento.

«Siamo di fronte a un intervento importante che restituirà al quartiere di Sant’Eusebio e all’intera città un patrimonio storico e artistico di grande valore legato alle origini di Cinisello Balsamo. Si tratta infatti della costruzione sacra più antica, che segna la storia di ieri e di oggi. Un punto di riferimento per i cinisellesi e un monumento di pregio che speriamo presto si possa tornare a visitare e ammirare». ha commentato il sindaco Giacomo Ghilardi.