Sesto, l’associazione Sottocorno chiede le dimissioni dell’assessore all’Ambiente

L'assessore all'Ambiente di Sesto San Giovanni, Alessandra Magro

L’Associazione Sottocorno chiede ufficialmente ‘la testa’ dell’assessore all’Ambiente di Sesto San Giovanni, Alessandra Magro.

Le critiche all’assessore Magro

La richiesta di dimissioni arriva «dopo una lunga serie di eventi (dove gli abbattimenti nel parco della Bergamella rappresentano solo gli ultimi episodi) rilevati in questi anni, chiede pubblicamente le dimissioni dell’Assessore all’Ambiente Alessandra Magro, o meglio chiede al Sindaco la sostituzione immediata per l’incapacità dimostrata a gestire i temi ambientali sul territorio comunale, a relazionarsi con le realtà del territorio presenti, indipendentemente che queste siano critiche o propositive (come lo è stata l’Associazione insieme alle altre realtà di Sesto San Giovanni in questi anni)», spiegano i volontari dell’associazione.

L’associazione critica alla Magro di non essere aperta al dialogo con le realtà cittadine e non mettere in campo strategie per la trasformazione ecologica dell’area: «Dialogare non significa dare risposte via mail, significa discutere, comprendere, parlare mettendosi in discussione, sviluppando progetti comuni senza voler imporre progetti definiti e chiusi, soprattutto sapendo dare risposte concrete a domande lecite e pertinenti. Bisogna considerare che Sesto San Giovanni è stata dichiarata ormai da anni Sito di Interesse Nazionale a causa dell’inquinamento diffuso lasciato in eredità dalla più grande ex area industriale d’Europa con soglie di inquinamento allarmanti, una percentuale di aree verdi bassa rispetto al numero di abitanti, ha un inceneritore, è attraversato da un fiume inquinato, problemi con la falda acquifera e problematiche di abbandono di rifiuti nelle aree periferiche, senza dimenticare di avere da decenni un traffico di attraversamento elevato a causa del casello sulla tangenziale. Siamo nel nuovo millennio, nell’era dei cambiamenti climatici, si parla di trasformazione ecologica delle aree urbane, di foreste urbane ma qui non c’è nessuna strategia, nessuna idea, nessun progetto ambientale degno di nota, siamo semplicemente fermi», chiosano i volontari.