Giornata nazionale dedicata alle vittime del covid, Conte: «Attendiamo i giorni del riscatto»

Bandiere a mezz’asta, minuto di silenzio e tanto altro. Il 18 marzo l’Italia si ferma in memoria delle vittime del covid, in occasione della prima Giornata nazionale dedicata alle vittime della pandemia.

Palazzo Lombardia, inoltre, questa sera si illuminerà con il tricolore. Un anno fa, il 18 marzo 2020, l’immagine delle bare trasportate a Bergamo sui camion dell’Esercito fece il giro del mondo. Su quelle tragiche ore che hanno segnato la Lombardia e l’Italia è interevnuto l’ex presidente del consiglio Giuseppe Conte: «Questa fotografia, scattata da un balcone di Bergamo, si diffuse rapidamente in tutto il mondo, divenendo la tragica icona del nostro lutto nazionale. I camion militari che trasportavano fuori città centinaia di bare delle vittime della prima, grande ondata di Covid-19, ci costrinsero a misurarci con una ferita destinata ad aprire uno squarcio di dolore senza fine nella nostra comunità nazionale. Sono stati giorni terribili. Il grande senso di responsabilità e la necessità di rimanere lucidi e reattivi ci hanno dato la forza per affrontare questa grande sofferenza collettiva. L’adesione dei cittadini allo slancio unitario di protezione dei più fragili ci ha consentito di non rimanere sopraffatti nel momento più duro della nostra storia più recente».

L’attuale presidente del consiglio Mario Draghi sarà oggi in visita proprio a Bergamo. «Oggi è la Giornata nazionale dedicata alle vittime di questa pandemia – ha proseguito Conte -. Il ricordo ci riporta a quei giorni in cui acquistammo tutti la piena consapevolezza che la salute dei nostri cittadini, anche dei più anziani e vulnerabili, sarebbe stato il valore supremo da difendere, la cifra della nostra civiltà. Fu allora che ci persuademmo che i sacrifici personali, grandi o piccoli che sarebbero stati, la solidarietà collettiva, la responsabilità condivisa sarebbero stati i nostri imperativi categorici».

Giuseppe Conte ha poi concluso: «Il ricordo di tante vite spezzate, il dolore per tanti affetti perduti ci deve ora trasmettere la forza per vincere questa sfida. Abbiamo dimostrato di essere una grande comunità nei giorni del dolore. Dimostreremo di esserlo anche nei giorni della speranza e del riscatto. Li attendiamo presto».