Assegno universale per i figli, l’amministrazione di Cinisello già al lavoro dopo il sì del Senato

comune cinisello balsamo

È stato approvato ieri l’assegno unico universale per i figli. In arrivo dal 1° luglio, prevede un assegno liquidato mensilmente o come credito d’imposta, per tutti i figli, dal settimo mese di gravidanza ai 21 anni. L’assegno sarà a favore di entrambi i genitori, anche se separati o single, qualora il figlio sia a carico di entrambi. L’ammontare varia a seconda della fascia di reddito Isee della famiglia e si stima sarà al massimo di 250 euro. L’importo sarà poi maggiorato dal terzo figlio in poi ma senza limiti d’età in caso di disabilità. Sarà invece più basso per i figli maggiorenni.

L’amministrazione del comune di Cinisello Balsamo si mette in moto per essere pronta all’arrivo dei provvedimenti attuativi.

«Un provvedimento importante perché riconosce i figli quale bene comune per il futuro nazionale. – ha commentato il Sindaco Giacomo Ghilardi, che ha aggiunto – In un momento di crescita zero della popolazione e con un occhio alla ripresa del Paese, non si può prescindere da un sostegno concreto alla famiglia. L’assegno unico sostituirà e riordinerà le attuali misure messe in campo e vigenti e i Decreti attuativi dovranno essere in continuità e coerenti con gli attuali assegni familiari. Come Amministrazione locale stiamo già lavorando per dare chiarezza e risposte puntuali alle famiglie, soprattutto in questo momento di difficoltà e incertezza sociale ed economica».

«È un primo, ma fondamentale passo, verso un’auspicata equità fiscale che deve tenere conto dei carichi familiari. Investire sulla famiglia vuol dire investire sulla nostra società e guardare concretamente alla ripresa. La nostra Amministrazione è al lavoro perché si attuino buone pratiche che accompagnino la famiglia nel vivere quotidiano. A questo proposito, a seguito della recente delibera di Giunta, subito dopo Pasqua sarà convocato il Tavolo Politiche Familiari, che sarà impegnato, in questa direzione. Non dimentichiamo che oggi mettere al mondo un figlio è la seconda causa di povertà dopo la perdita del lavoro». Ha aggiunto l’Assessore alla Famiglia Riccardo Visentin.