‘Noi con l’Italia’ torna in piazza a Cinisello: «Le persone al centro della città»

Noi con l'Italia in piazza Gramsci a Cinisello Balsamo alla presenza dell'Onorevole Alessandro Colucci (il terzo in alto da sinistra)

Discutere le attività dell’ultimo anno del gruppo ‘Noi con l’Italia’ di Cinisello Balsamo, attraverso un confronto diretto con i cittadini.

Era questo l’obiettivo dello scorso weekend della sezione di Cinisello Balsamo del partito, che sabato e domenica è tornata in piazza Gramsci con un gazebo informativo. L’incontro con i cittadini cinisellesi si è focalizzato sulle azioni politiche attuate in città nell’ultimo anno: da quanto messo in campo dall’assessorato alla Centralità della Persona guidato da Riccardo Visentin (fattore famiglia, attuazione del tavolo di politiche famigliari, cicli di incontri su famiglie, integrazione, politiche abitative e terzo settore), fino ad arrivare alle proposte presentate in consiglio comunale (censimento delle barriere architettoniche, definizione del Peba, progetti per il sostegno alle famiglie, riconoscimento al personale sanitario impegnato nell’emergenza covid).

Gli incontri in piazza Gramsci sono stati l’occasione per l’assessore Visentin di ricpercorrere le tappe di ‘Noi con l’Italia’ a Cinisello Balsamo: «Abbiamo cercato prima di tutto di darci una struttura. Dallo scorso anno abbiamo un segretario cittadino (Leonardo De Feo, ndr) poi all’interno dell’amministrazione c’è una presenza importante, con un assessorato che ha un nome unico ed emblematico: centralità della persona. Molti Comuni si stanno confrontando con noi per capire cosa vuol dire avere un assessorato come questo, che opera sul quattro deleghe: famiglia, terzo settore, politiche abitative e integrazione. In tutte le scelte politiche mettiamo la persona al centro della città. Unito a questo, facciamo un grosso lavoro all’interno del consiglio comunale, grazie al consigliere Riccardo Malavolta».

L’ultimo anno ha visto l’assessorato alla Famiglia in primissima linea nell’emergenza covid, viste le difficoltà che l’emergenza sanitaria ha causato in tanti nuclei familiari. «La città ci ha riconosciuto questo impegno con interventi concreti nell’emergenza. ‘Passata’ questa situazione, ci stiamo dedicando a diversi temi. Uno che ci sta a cuore è proprio quello della famiglia, con una delega ad hoc che non esiste in quasi nessun Comune italiano. Siamo orgogliosi di aver attivato un tavolo delle politiche familiari. Abbiamo utilizzato in via sperimentale (e anche la Regione ci sta guardando sotto questo aspetto) l’introduzione di criteri molto più equi dal punto di vista fiscale per essere inserite nelle scelte che la pubblica amminsitrazione fa: bandi casa, distribuzione buoni alimentari, sostegno all’affito. La nostra decisione è stata quella di aggiungere il fattore famiglia come valore addizionale nelle graduatorie». Ma cosa si intende per ‘Fattore famiglia’? «Una maggior consapevolezza – spiega Visentin – della capacità economica e fiscale della famiglia attraverso una serie di indicatori come il numero dei figli, la presenza di disabili, di over 65 o di un mutuo prima casa».

Da ‘Noi con l’Italia’ garantiscono che lo sguardo è già proiettato al futuro: «Continuiamo su questo solco dando un occhio di riguardo alle persone. Anche per questo in consiglio comunale porteremo avanti la grande battaglia sulla disabilità: abbiamo una progettualità legata all’autismo. È stato votato anche un ordine del giorno che ci permette di avere una piccola quota economica, per noi importante per dare segnali concreti. Stiamo lavorando per far si che le persone siano protagoniste della città».

Proprio sul tema della ‘famiglia’, nelle scorse settimane l’opposizione aveva avanzato qualche polemica nei confronti della scelta del sindaco Ghilardi di non accogliere a Cinisello gli immigrati sbarcati in Sicilia. «L’amministrazione sbandiera tanto la delega della famiglia, ma evidentemente non fa riferimento a una ipotetica famiglia diversa dalla nostra – aveva dichiarato il consigliere del Pd Luca Ghezzi in un’intervista proprio al Gazzettino Metropolitano -. La presa di posizione del singolo stride con la delega che porta avanti Visentin: ci devono chiarire cosa comprende e cosa esclude il tema ‘famiglia’ per questa amministrazione». A rispondere è lo stesso Riccardo Visentin: «Dal punto di vista della famiglia abbiamo insaurato un tavolo delle politiche famigliari che si basa sul concetto di ‘famiglia’ che fornisce la nostra Costituzione e non l’assessore Visentin. Questo tavolo dirigerà tutti gli sforzi rispetto a quella che è la famiglia descritta nella Costituzione, pur riconoscendo chiaramente qualsiasi altro tipo di legame affettivo che non ricade però in questa specifica: o qualcuno cambia la Costituzione, oppure non è che possiamo dire che per qualcosa va bene e per altro no. Io sfido, come ho già detto in altri luoghi, a cercare un solo atto di questo assessorato e della giunta di questa città che sia contro qualcuno o che, più in generale, abbia escluso qualcuno. Siamo in una fase di confusione totale: non siamo e non saremo mai contro nessuno, anzi siamo molto aperti. Siamo in una fase di progettazioni con diverse comunità presenti sul territorio: i fatti sanciscono quello che stiamo facendo per Cinisello Balsamo». 

Al fianco degli attivisti in piazza Gramsci erano presenti anche il consigliere comunale di Milano Matteo Forte (Milano Popolare/Nci) e l’onorevole Alessandro Colucci di Noi con L’Italia che ha così commentato l’incontro con i cittadini nel centro della città: «La presenza in piazza di oggi testimonia a Cinisello Balsamo una cosa molto chiara: la filiera istituzionale è importantissima per questa parte di territorio governato dal centrodestra che oggi sostiene il governo Draghi. Anche le realtà locali possono cogliere diverse opportunità da questo Governo. Occasioni che le amminsitrazioni locali possono cogliere proprio in virtù di questo rapporto che tra istituzioni si deve avere. A Cinisello Balsamo stanno facendo il massimo di quello che possono fare con le loro energie. Sollecito sempre l’assessore Visentin a chiamare in caso di bisogno, perché anche il Parlamento non deve essere più un palazzo chiuso come qualcuno diceva in passato. Noi abbiamo sempre dimostrato che la presenza sul territorio è la base per fare rappresentatività e risolvere i problemi delle persone. E grazie all’amministrazione di Cinisello devo dire che ci sono mozioni, interpellanze, emendamenti che vanno in questa direzione. Cinisello è la settima città della Lombardia, è giusto darle l’attenzione che merita».