Milano, due aggressioni omofobe durante il Pride: «La solidarietà non serve. Serve una legge»

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Sono state due le vittime di aggressioni omofobe tra il 25 e il 26 giugno a Milano e per entrambe si è reso necessario l’intervento dell’ambulanza, data la violenza con cui sono state vigliaccamente prese d’assalto.

Due casi isolati e avvenuti l’uno alla vigilia e l’altro durante l’evento conclusivo della Milano Pride Week 2021, che ha visto sul palco dell’Arco della Pace a partire dalle 16 del 26 giugno l’avvicendarsi di diverse associazioni e personalità che, oltre a celebrare l’orgoglio delle persone gay, lesbiche, bisessuali, transessuali, asessuali, intersessuali e queer, hanno ribadito la necessità di una legge ormai da troppo tempo sotto i riflettori e che ancora deve essere approvata: il ddl Zan contro l’omotransfobia e la misoginia.

Questi due avvenimenti ribadiscono l’urgenza di una misura che possa tutelare le vittime e punire gli aggressori. A riportare la violenza avvenuta il 25 giugno in tarda serata è stato il Mono Bar Milano, un locale Lgbtqia+, che sui social ha denunciato come un suo dipendente sia stato preso di mira da un gruppo di facinorosi e omofobi che prima lo hanno insultato e poi gli hanno scaraventato addosso delle bottiglie.

Il commento e la ricostruzione dei fatti del Mono Bar Milano in un post sui social: «Ieri sera, alla vigilia del Pride Milano, un nostro dipendente, dopo 8 ore di estenuante lavoro, viene prima insultato con epiteti ‘Frocio di merda, ricchioni dovete morire’, poi preso a bottigliate da un gruppo di schifosi. Finisce in ospedale, punti di sutura sul viso, la macchia di sangue è ancora visibile tra il Lazzaretto e Viale Tunisia. Dove sono le autorità? Dove sono i controlli. E non venite a dirci che non si tratta di omofobia.

In una città come Milano, o altrove, questi attacchi non devono più accadere. Fate girare perché un giorno potreste essere voi oggetto di un’aggressione omofoba. Il ddl Zan serve eccome e subito!».

Ma non finisce qui, proprio mentre si svolgeva l’evento conclusivo di Milano Pride, un 12enne è stato preso d’assalto da un gruppo di violenti mentre si trovava a Parco Sempione. A denunciare l’accaduto Fabio Pellegatta, il presidente del Cig Arcigay Milano con un post sui social: «Oggi pomeriggio, mentre festeggiavamo il Milano Pride all’Arco della Pace, poco distante, al Parco Sempione, un giovane ragazzo, minorenne, che si apprestava a partecipare alla manifestazione è stato vigliaccamente aggredito da un gruppo di violenti. Il ragazzo è stato soccorso dalle ambulanze presenti in piazza. Esprimiamo la massima solidarietà alla vittima da parte del CIG Arcigay Milano e dell’intera rete di Milano Pride e chiediamo con forza se possibile ancora maggiore che il Senato approvi la legge contro l’omotransfobia, il ddl Zan: è urgente».

Sulla vicenda si è espresso anche Alessandro Zan, il relatore della legge contro l’omofobia, la transfobia, la misoginia e l’abilismo, che era presente sul palco dell’Arco della Pace mentre accadeva l’aggressione omofoba ai danni del ragazzo: «Un ragazzo minorenne è stato aggredito mentre si recava al Milano Pride. ‘Frocio di merda’, poi i pugni e i calci da un branco in pieno centro, mentre celebravamo il Pride in tutta Italia. La solidarietà non serve. Serve una legge».