Cinisello, torna l’appuntamento con la pastasciutta antifascista

Foto dal profilo Facebook di Nadia Rosa, appuntamento con la pastasciutta antifascista del luglio 2017

Torna a Cinisello Balsamo l’appuntamento con la pastasciutta dei Fratelli Cervi, anche conoscota come pastascitta antifascista.

«Questo tradizionale incontro che ci vede riuniti in estate da molti anni – spiegano da Anpi -, rappresenta per tutti noi un’occasione per ritrovarci nel segno dell’antifascismo e dei valori della nostra Costituzione. Lappuntamento è per domenica 25 luglio 2021 alle 20 nei giardini della Cooperativa Agricola, in via Mariani 11 a Cinisello Balsamo. La prenotazione è obbligatoria: via mail all’indirizzo info@slowfoodnordmilano.it, oppure telefonicamente al 349.60.04.799.

Le origini della ‘pastasciutta antifascista’ sono da ricercare nel 25 luglio del 1943, quando a seguito della riunione del Gran Consiglio del Fascismo, Mussolini venne destituito e arrestato. Il Re designò allora il Maresciallo dell’esercito Pietro Badoglio come nuovo capo del Governo. Nonostante la caduta del Fascismo, la guerra continuava a fianco dei tedeschi: nei giorni successivi l’arresto vi furon numerose sollevazioni popolari. Il 28 luglio, a Reggio Emilia, i soldati spararono contro gli operai delle Officine Reggiane facendo 9 morti. I Cervi non vennero immediatamente a conoscenza della notizia della caduta di Mussolini perché impegnati nei campi, ma fu sulla via del ritorno a casa che incontrarono numerose persone in festa. Sebbene sapessero che la guerra non era davvero terminata, decisero di festeggiare comunque l’evento, un momento di pace dopo 21 anni di dittatura fascista. Si procurarono la farina, presero a credito burro e formaggio dal caseificio e prepararono chili e chili di pasta. Una volta che questa fu pronta, caricarono il carro e la portarono in piazza a Campegine pronti a distribuirla alla gente del paese. Fu una festa in piena regola, un giorno di gioia in mezzo alle preoccupazioni per la guerra ancora in corso: anche un ragazzo con
indosso una camicia nera fu invitato a unirsi e a mangiare il suo piatto di pasta.