Cormano, chiusura Milano-Meda: «Non possiamo accettare di vederci chiusi senza sapere nulla»

giuditta pasta

La chiusura della superstrada Milano-Meda, la seconda arteria per importanza nel Nord Milano, ha causato numerosi disagi. Infatti, a seguito di un’ordinanza del 27 luglio, Città Metropolitana aveva comunicato la chiusura dell’arteria per un lungo periodo, dal 9 al 29 agosto, ma solo in orario notturno. Di fatto, invece, la superstrada è chiusa per tutto l’arco della giornata e tutto il traffico proveniente da nord a congestiona la viabilità.

Questo evento non programmato ha causato una serie di ripercussioni sulla gestione cormanese dei servizi ai cittadini, uno su tutti l’attività di igiene urbana e raccolta rifiuti che ha subito pesanti disagi a causa del traffico imprevisto e inaspettato. 

Le parole del sindaco Magistro a riguardo: «Anche il nostro comandante della Polizia Locale naturalmente si è subito attivato, certo senza trascurare il fatto che un evento del genere (da ordinanza la superstrada avrebbe dovuto riaprire alle 5.00 del mattino per poi richiudere di nuovo alle 22 fino alle 5 del mattino successivo) ci è piovuto tra capo e collo quando ormai i veicoli erano da due ore costretti a deviare sulle strade locali a nostra totale insaputa, senza quindi nemmeno poter programmare la presenza straordinaria di pattuglie di agenti a gestire la mole di traffico. Purtroppo però riuscire a parlare con qualcuno negli uffici di Città Metropolitana si è rivelato più difficile del previsto, e nel frattempo abbiamo anche dovuto gestire non solo il traffico ma anche i cittadini adirati quando a nostra volta eravamo vittime di una mancata comunicazione da parte dell’autorità competente, proprietaria della strada. 

Dobbiamo tra l’altro purtroppo constatare che non è la prima volta che il modus operandi di enti sovracomunali ci vede vittime inconsapevoli ed impotenti di chiusure e deviazioni varie, spesso comunicate all’ultimo minuto o addirittura come in questo caso non comunicate affatto.
Non siamo sicuramente contrari ai lavori, che vanno eseguiti e che giustamente riguardano non solo il nostro territorio ma un interesse più ampio che comprendiamo e rispetto al quale abbiamo sempre garantito e ribadiamo la nostra massima disponibilità.

Non possiamo però accettare di vederci chiusi dalla sera alla mattina senza sapere nulla, senza poter programmare ed attivarci per una gestione efficiente, e nemmeno vogliamo che i cittadini considerino noi inaffidabili per non aver saputo comunicare correttamente e per non essere riusciti a gestire un problema che invece ci siamo trovati ad affrontare a nostra totale insaputa! 

Ho quindi chiesto a Beppe Sala, sindaco di Milano ma anche di Città Metropolitana, uno scambio urgente rispetto a questo tema: è necessario migliorare la modalità di programmazione dei lavori interloquendo con gli amministratori dei territori direttamente interessati, che certo non si oppongono alle attività di manutenzione ma che hanno il diritto di esserne informati con un congruo anticipo e di poter mettere sul piatto anche le proprie esigenze per rispetto dei cittadini e dei territori che hanno la responsabilità di gestire».