Stazione a ponte: la prima pietra nelle aree Ex Falck di Sesto San Giovanni

Roberto Di Stefano, sindaco di Sesto San Giovanni

Per la cerimonia di posa della prima pietra della nuova stazione ‘a ponte’ di Sesto san Giovanni si sono dati appuntamento lunedì mattina alle 11 sui terreni delle aree Ex Falck il Presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, e il Sindaco della città, Roberto Di Stefano e i vertici delle società Hines (advisor strategico, development manager del progetto ed investitore del primo lotto privato di sviluppo Unione 0), il Gruppo Prelios (che cura il project management dell’iniziativa) e Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane), tutte coinvolte a vario titolo nel progetto. L’appuntamento rappresenta anche l’ufficializzazione dell’avvio dei lavori di MilanoSesto – il più grande progetto di rigenerazione urbana in Italia e fra i principali in Europa con un investimento di 3,5 miliardi di euro.

I lavori per la nuova stazione di Sesto San Giovanni, iniziati a luglio di quest’anno, richiederanno due anni e verranno realizzati da Cimolai S.p.A., che si è aggiudicata una gara pubblica la scorsa primavera. Progettata dallo studio Renzo Piano Building Workshop con Ottavio Di Blasi & Partners, la stazione sarà composta da una passerella di 89 metri di lunghezza per 18 di larghezza, sospesa al di sopra della linea ferroviaria esistente, che avrà una funzione di “ricongiunzione”, unendo due parti di Sesto San Giovanni da sempre divise dai binari, ovvero Piazza 1° Maggio e le aree ex Falck. Sarà, inoltre, attrezzata con numerosi servizi e spazi commerciali di varia natura e fungerà da punto panoramico di osservazione su tutto il progetto di MilanoSesto, che trasformerà un’area di 1,5 milioni di metri quadrati, ridisegnando l’assetto urbano dell’intera città di Sesto San Giovanni e contribuendo anche a ridefinire i nuovi confini dell’area metropolitana di Milano.

«Da ex città delle tute blu alla nuova città dei camici bianchi»

Secondo il sindaco Roberto Di Stefano: «La nuova stazione avrà un ruolo di riconnessione della città, che fino a oggi mancava. Tra due anni, quando percorreremo la passerella, avremo una vista panoramica sul parco urbano da 45 ettari, che abbiamo utilizzato per garantire continuità tra città costruita e nuova». Il sindaco ha concluso sostenendo che Sesto passerà da essere «l’ex città delle tute blu (a causa del suo passato di città operaia) alla nuova città dei camici bianchi (con riferimento alla Città della Salute). Sesto è pronta a proiettarsi in una dimensione futura, facendo da traino per città metropolitana». 

«Opera di forte valore simbolico»

Secondo il Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, la nuova stazione sestese è «Un’opera dal valore simbolico importante. Si tratta di ricucire una città divisa dalla ferrovia e si dimostra un intervento con grande valore di sostenibilità. Per anni di sono dovute creare le condizioni per iniziare i lavori e le tempistiche sono in linea, se non positive, con quelle del nostro Paese. Ringraziamo infine gli uffici della Regione, che portano avanti accordo di programma per la Città della Salute, che sorgerà proprio qui dietro, in cui la presenza di centri come il Besta e l’Istituto Tumori è garanzia di qualità».

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