Al Pirellone si discute la proposta di Legge al Parlamento sui monopattini elettrici

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«Bene la proposta di Legge al Parlamento discussa oggi in Commissione Territorio e Infrastrutture al Pirellone, che chiede che il Governo renda obbligatorio l’uso del casco per chi guida un monopattino elettrico». Con queste parole il vicecapogruppo della Lega al Pirellone Andrea Monti ha commentato quanto discusso in Regione Lombardia.

Una scelta, quella della proposta di Legge al Parlamento, che era arrivata dopo l’incidente dello scorso agosto a Sesto San Giovanni in cui perse la vita un 13enne alla guida del monopattino di un amico.

Monti ha poi spiegato: «La cronaca di tutti i giorni, anche in queste ore, ci racconta di continui incidenti, anche gravi, che spesso coinvolgono i più giovani. È sintomatico che la maggior parte di queste disgrazie avvengano nelle grandi città, ove forse prevale l’errata convinzione che la percorrenza di brevi tragitti sia garanzia di sicurezza stradale. Purtroppo non è così. Ritengo dunque che sia necessario e doveroso inserire l’obbligo del casco, per chi guida quello che a tutti gli effetti è un nuovo mezzo di trasporto non dissimile dai motorini. E che tale obbligo decorra almeno a partire dai 16 anni».

Dal Pirellone hanno poi concluso: «L’assessore regionale De Corato ha concordato con me sull’importanza di abbassare da 18 a 16 anni l’età per circolare sulla strada muniti di casco. A chi mugugna per il fastidio che tale provvedimento potrebbe arrecare, ricordo che accadde la stessa cosa quando si introdusse l’uso del casco per i ciclomotori. Oggi tale provvedimento, all’epoca altrettanto contestato, si è rivelato essere uno strumento fondamentale per garantire la sicurezza e la vita delle persone, diminuendo gli incidenti e la mortalità. E a chi si schermisce dicendo che vi sono imprenditori che sui monopattini hanno investito e che, con l’obbligatorietà del casco, potrebbero averne un danno, ricordo che non sono le leggi che si devono adattare agli investimenti degli imprenditori, ma il contrario. In nome della sicurezza delle persone».