Lombardia, cala la pressione sugli ospedali: dati attestano una stabilizzazione della curva pandemica

L’analisi realizzata dalla Direzione Generale Welfare di regione Lombardia induce un cauto ottimismo riguardante le ospedalizzazioni dovute alla pandemia da Covid 19.

Infatti, i dati attestano una stabilizzazione della curva pandemica e al tempo stesso un alleggerimento della pressione sugli ospedali. Infatti, l’analisi effettuata attesta l’andamento di quattro fattori: il numero di chiamate per eventi infettivi ad Areu risulta in netto calo rispetto ai primi di gennaio; allo stesso modo, anche l’incidenza, ovvero il numero di tamponi positivi sulla popolazione, sembra aver raggiunto il picco ed essere in fase calante; sia il terzo che il quarto indicatore, cioè il numero di ricoverati in ospedale e in terapia intensiva, sembra negli ultimi giorni subire una stabilizzazione e si prospetta un graduale calo della pressione ospedaliera.

In maniera coerente tra loro, dunque, gli indicatori evidenziano come l’ondata pandemica sia in fase di esaurimento poiché sia gli indicatori più precoci, ovvero che registrano le prime fasi della malattia, sia quelli più tardivi, come i ricoveri, sono in fase calante. 

Il commento della vicepresidente ed assessore regionale al Welfare, Letizia Moratti: «La stabilizzazione della curva pandemica e dall’altro conferma l’efficacia organizzativa messa in campo dalla sanità lombarda anche attraverso il trasferimento di pazienti meno gravi in strutture intermedie riservate a sub acuti e post acuti, in modo da alleggerire la pressione sui ricoveri ospedalieri in area medica e terapie intensive. Il rallentamento della curva epidemiologica, accelerata nelle scorse settimane dalla variante Omicron è anche frutto della massiccia campagna vaccinale che vede la Lombardia somministrare vaccini costantemente al di sopra dei target assegnati dalla struttura commissariale. La Lombardia ha superato il 90% delle adesioni tra la popolazione vaccinabile over 5 anni, che salgono al 97% se si considerano solo gli anziani over 60, e al 94% se invece si considerano gli over 12 escludendo i bambini 5/11 anni».

Di seguito la tabella sull’andamento epidemiologico aggiornata al 24 gennaio 2022.