Cusano, omicidio Carmine D’Errico: accusato il figlio di averlo ucciso con quaranta martellate

La villetta in via della Libertà a Cusano Milanino, dove Carmine D'Errico abitava con il figlio Lorenzo.

A uccidere Carmine D’Errico, il pensionato 65enne di Cusano Milanino, sono stati oltre quaranta colpi alla testa, con un martello. La conferma è arrivata in queste ore, dopo che ieri sera i carabinieri hanno arrestato il figlio di Carmine, Lorenzo, che ne aveva denunciato la scomparsa il 30 dicembre scorso.

Il 21 gennaio era stato poi ritrovato un corpo carbonizzato all’interno di un’area dismessa a Cerro Maggiore. Tre ragazzi, che stavano girando un video musicale, avevano chiamato i carabinieri di Legnano ed erano partite le indagini. Dapprima si pensava a un regolamento di conti ma dopo l’autopsia e i rilievi dei Ris all’interno della villetta in cui abitavano Carmine e Lorenzo, è stato confermato che il corpo di Cerro Maggiore fosse proprio quello del pensionato scomparso.

Lorenzo D’Errico, 36 anni, è l’unico colpevole dell’omicidio del padre, secondo i carabinieri. Alcune illazioni puntavano il dito contro la fidanzata di lui, poiché è stata utilizzata proprio la sua macchina per trasportare il corpo a Cerro Maggiore. In realtà, secondo i carabinieri, Lorenzo ha chiesto la macchina in prestito alla ragazza senza dare alcuna spiegazione, restituendogliela pulita. Lei è rimasta all’oscuro di tutto.

L’unico mistero rimasto è il movente, di cui ancora non si sa nulla. E se poteva sembrare che fosse legato a un’eredità, i carabinieri non confermano per ora questa ipotesi.