Paderno, i dibatitti politici arrivano nei tre centri anziani

paderno dugnano

Più spazi a Paderno Dugnano per il dibattito politico promosso da partiti, liste e movimenti civici che vogliono condividere, presentare e illustrare iniziative su temi di interesse e confronto pubblico.

A stabilirlo è stato il consiglio comunale, attraverso una delibera dello scorso 9 maggio che è andata di fatto a modificare il regolamento di gestione dei Centri di Aggregazione Sociale per Anziani: i tre centri comunali avranno così la facoltà di ospitare incontri promossi anche dai partiti politici. «Questa modifica è mossa da un dato di realtà: nella nostra città c’è un’esiguità di spazi pubblici per partiti, liste e movimenti che vogliono promuovere il dibattito e soprattutto la partecipazione politica da parte dei cittadini – commenta il sindaco Ezio Casati -. Ad ogni turno elettorale siamo sempre a constatare i dati di astensionismo, sempre più spesso si evidenziano difficoltà a coinvolgere i cittadini rispetto a temi che riguardano indistintamente la collettività, ma poi si fa poco per provare a ridurre queste distanze. E se vogliamo stimolare la partecipazione, l’attitudine al confronto e all’incontro, è normale che tutto ciò può solo avvenire in spazi fisici che siano sempre più vicini alle persone nei diversi contesti cittadini».

Casati ha poi aggiunto: «La modifica al regolamento dei centri anziani non prevede alcun obbligo o impegno per i gestori, bensì una facoltà: da oggi è possibile che nei centri comunali di aggregazione si possano ospitare iniziative che abbiano anche carattere politico e, il nuovo regolamento lo prevede esplicitamente, nel rispetto del pluralismo. Ogni altra lettura di questa modifica è strumentale soprattutto quando, in maniera volutamente distorta, si agita il rischio di politicizzare i centri anziani o si rievocano altri fatti del passato che con la possibilità di accogliere incontri politici pubblici nulla hanno a che fare. A breve incontreremo i presidenti dei Centri Anziani per approfondire le modifiche approvate e per valutare con loro l’opportunità di condividerne in modo omogeneo le modalità di applicazione, proprio con l’intento di supportarli nella gestione di questi spazi che sono stati realizzati per essere luoghi di aggregazione, di socialità, di condivisione e partecipazione».