Sanità, una nuova task force in Lombardia per ridurre la lista d’attesa e verificare l’erogazione delle prestazioni

L’assessore al Welfare e vicepresidente di Regione Lombardia Letizia Moratti ha annunciato che in Regione arriverà una nuova task force che lavorerà per migliorare la sanità.

All’unità sono assegnati cinque precisi obiettivi da raggiungere e modalità di intervento. Il primo, quello più corposo, è il monitoraggio e l’individuazione delle azioni correttive relative alle eventuali criticità in materia di rispetto dei tempi massimi di attesa dagli Enti SSR; della qualità dei flussi informativi trasmessi dagli Enti SSR (ASST, IRCCS di diritto pubblico, Strutture private accreditate e a contratto); del rapporto tra i volumi di attività istituzionale/SSN e libero-professionale presso gli Enti pubblici SSR (ASST, IRCCS di diritto pubblico), come previsto da normativa vigente e ferma restando la titolarità delle ASST e degli IRCCS pubblici in ordine ai controlli e alle azioni da porre in essere; dell’attuazione della DGR n. 3540 del 7 settembre 2020, con riguardo al progressivo allineamento dei tempi di attesa relativi alle attività istituzionali/SSN e libero-professionale intramuraria, per le sole tipologie di prestazioni erogate in regime istituzionale oltre i tempi massimi previsti, secondo il principio per cui la modalità di erogazione libero professionale debba rappresentare, per l’Assistito, esclusivamente un’opportunità di scelta dei Professionisti incaricati delle proprie cure quale espressione di un rapporto fiduciario e mai quale percorso alternativo per ottenere prestazioni in tempi più rapidi, presso gli Enti SSR (ASST, IRCCS di diritto pubblico, Strutture private accreditate e a contratto).

Il monitoraggio prevederà anche la disponibilità (visibilità e prenotabilità da Enti esterni) delle agende di prenotazione delle prestazioni di specialistica ambulatoriale presso gli Enti SSR (ASST, IRCCS di diritto pubblico, Strutture private accreditate e a contratto); l’offerta di prestazioni sanitarie di specialistica ambulatoriale nei giorni festivi, nella fascia oraria pomeridiana dei giorni prefestivi e nella fascia oraria serale dei giorni feriali, presso gli Enti pubblici SSR (ASST e IRCCS di diritto pubblico); le funzionalità dei servizi garantiti attraverso la Rete Regionale di Prenotazione; più in generale, stato di attuazione delle misure disposte da Regione Lombardia per la riduzione dei tempi di attesa, al fine di garantire stati di avanzamento omogenei a livello territoriale, presso gli Enti SSR (ASST, IRCCS di diritto pubblico, Strutture private accreditate e a contratto);

Il secondo obiettivo è l’implementazione e messa a regime, presso gli Enti pubblici SSR (ASST e IRCCS di diritto pubblico), di un sistema integrato di presa in carico ‘totale’ del Cittadino, che preveda la prenotazione automatizzata nei tempi massimi previsti di tutte le prestazioni di controllo (visite, approfondimenti diagnostici, etc.) nell’intero percorso di follow up, con tempestiva comunicazione, dove applicabile, al Medico curante (MMG/PLS, specialista ospedaliero) delle prescrizioni/prenotazioni, mediante alimentazione del Fascicolo Sanitario Elettronico o altro canale, garantendo nel contempo la regolare e tempestiva offerta delle prime visite e prime prestazioni diagnostiche;

Il terzo obiettivo sarà il monitoraggio e la valutazione delle attività di telemedicina tra cui televisita, teleconsulto, telecontrollo, telemonitoraggio, sia a regime che condotte in via sperimentale, in termini di impatto nel contenimento dei tempi d’attesa ed efficacia nella presa in carico e gestione dell’assistito rispetto alle prestazioni previste dal proprio percorso di cura, anche in ottica di trasferibilità, promozione e adozione di processi organizzativi e strumenti/piattaforme ottimali;

La formulazione di proposte in materia di contenimento dei tempi attesa delle prestazioni sarà il quarto obiettivo: le prestazioni erogabili presso le Strutture previste nel PNRR (Ospedali di Comunità, Case di Comunità e Centrali Operative Territoriali) e più in generale, erogabili per superare eventuali disuguaglianze erogative delle prestazioni e garantire uniformità nell’erogazione dei LEA, presso gli Enti SSR (ASST, IRCCS di diritto pubblico, Strutture private accreditate e a contratto).

Quinto e ultimo obiettivo sarà la trasmissione periodica alla Direzione Generale Welfare e all’Assessorato al Welfare di relazione che evidenzi le criticità rilevate, l’analisi dei fenomeni che le hanno generate, le misure correttive individuate/poste in essere e i risultati attesi/conseguiti.

«L’Unità di Intervento per la riduzione dei tempi di attesa delle prestazioni sanitarie e sociosanitarie utilizzerà il supporto tecnico-informatico di ARIA S.p.A., e potrà avvalersi di ulteriori professionalità del SSR laddove si rendano necessari pareri specifici», hanno spiegato da Regione Lombardia.