Cusano, Somaschini oltre le difficoltà al Rally di Roma Capitale: «Obiettivo raggiunto»

È soddisfatta la cusanese Rachele Somaschini della sua performance al Rally di Roma Capitale, una manifestazione che è stata condizionata dal grande caldo di questo periodo.

Una situazione climatica ulteriormente accentuata dalle temperature più alte che si raggiungono all’interno degli abitacoli, che si vanno ad aggiungere ai problemi di salute della cusanese, affetta dalla nascita di Fibrosi Cistica: «In condizioni estreme come quelle di Roma sento tanto l’affaticamento: non solo perché soffro moltissimo il caldo, che è il mio tallone di Achille e mi rende incapace di ragionare – da sempre – ma anche perché non amministro bene le mie energie. Parto eccessivamente carica e poi vado in riserva anzitempo. Ho preso tutte le contromisure immaginabili per questo problema, da ogni tipo di integratori al ghiaccio secco, spray e quanto esiste, ma non risolvo e il mio fisico, e la mia testa, lo accusano.», ha spiegato Somaschini che ha però poi aggiunto: «Il bilancio di questa gara è certamente positivo. Ho ridotto il distacco dai primi sotto i 2 secondi al chilometro, rispetto ai 3 che pagavo l’anno scorso, sebbene non ancora in tutte le prove».

La cusanese guarda comunque al futuro per migliorarsi ancora: «Sulle prove lunghe faccio ancora molti errori, in parte per inesperienza, ad esempio mi irrigidisco se sento reazioni della macchina che non conosco, mentre sono normali, e in parte per oggettivi limiti fisici. Pur con l’autocritica che mi contraddistingue, devo riconoscere che l’obiettivo che mi ero posta per questa gara è stato raggiunto. Ovviamente l’ambizione ultima è puntare a posizioni di spessore e sono impaziente di arrivarci: sto lavorando davvero sodo su tutti i fronti per raggiungere questo traguardo, ma io stessa non riesco ancora a valutare quanto dovrò ancora crescere per battermi per il vertice. A volte il livello della competizione e della gara è altissimo, come l’ho sentito al Rally di Roma di quest’anno, e quindi la sfida è più difficile. A volte le situazioni sono più alla mia portata e riesco a dire la mia».