Non ordigni, ma batterie scariche: un equivoco dietro il falso allarme bomba in centro a Milano

Foto tratta dal sito di Ansa Lombardia

Si sarebbe trattato di un falso allarme bomba quello scattatato nella mattinata di venerdì 9 settembre in pieno centro a Milano.

Secondo quanto riferito dall’Ansa, a portare gli inquirenti e gli investigatori della Digos a capire che la vicenda è stata un equivoco sarebbe stata la scritta in arabo riportata sullo stesso pacco: la sua traduzione esatta non sarebbe stata ‘scatta tra 3 minuti’ ma ‘scarica in 3 minuti’.

L’equivoco, sempre secondo quanto riportato dall’Ansa, sarebbe emerso dopo che la Digos ha sentito alcune persone, tra cui l’intestatario del numero di telefono scritto sul biglietto vicino alla scritta in arabo a cui inizialmente è stato attributo un significato diverso da quello reale. Da quanto si è saputo, in sostanza, un dipendente di un negozio di materiale elettrico, mentre si recava in bicicletta in un centro specializzato per riparare le batterie consegnate al suo titolare da due clienti, ha combinato un pasticcio: arrivato in via Larga ne ha persa una per strada che ha preso fuoco. Dopo di che l’uomo, terrorizzato, è fuggito abbandonando anche l’altra batteria, ossia quella con la scritta e il numero di cellulare.