Depressione: dopo la pandemia il 13% degli over 45 è a rischio

La salute mentale delle persone, è stata messa a dura prova durante il Covid. Uno studio Canadese ha potuto prendere in esame i dati del 2020 e del 2021 effettuando su oltre 20 mila persone tra i 45 ed i 95 anni una analisi del comportamento e mettendo in evidenza come il 12,9 degli adulti e soprattutto degli anziani che non avevano mai dimostrato precedentemente tendenza alla depressione, abbiano manifestato in periodo pandemico tutte le caratteristiche e i sintomi riconducibili alla malattia. I valori dimostrano anche che, il 45% delle persone che avevano già lottato e sconfitto la depressione, siano state vittima di una ricaduta molto importante.

Il documento coordinato dall’Università di Toronto è stato pubblicato su International Journal of Environmental Research and Public Health, che non lascia adito ad interpretazioni sulla valenza del fenomeno. Come riporta Ansa, ben una persona su otto senza nessuna tendenza alla depressione, ha dichiarato di accusare una sintomatologia precisa che ne ha dimostrato la presenza, e molto più grave la situazione che è stata riscontrata per i soggetti che avevano accusato il malore poco prima della pandemia riuscendo a gestirlo ma che, a fine 2020, manifestavano una forte ricaduta (circa il 58,2% ) o dei soggetti che avevano vinto la depressione anni prima e che si sono ritrovati nuovamente nel baratro, (circa il 33,5%). Il dato interessante riguarda la tipologia dei soggetti colpiti, soprattutto donne tra i 50 e i 59 anni o tra i 90 e 96.

Lo studio evidenzia che in questo fenomeno, alcune cause sono state scatenanti, lockdown e restrizioni hanno influito moltissimo sui soggetti soli di ogni età, inoltre un reddito basso, la mancanza di risparmi, enorme difficoltà di dialogo con il sistema sanitario nazionale e difficoltà di accesso alle strutture sanitarie, malattie croniche, situazioni di conflittualità familiare o trascorsi avversi durante l’infanzia, sono tutti elementi che se riscontrati hanno aumentato da 3 a 5 volte la possibilità di cadere depressione. Relazioni e sostegno sociale si confermano elementi essenziali per il benessere della persona e della sua salute mentale e lo studio sottolinea come sia fondamentale supportare gli individui soli e introdurre attività per sensibilizzare la comunità e le istituzioni a riguardo.