Sesto, a febbraio entrerà in funzione la Biopiattaforma Green

Lo spegnimento dell'inceneritore nel marzo del 2021

Dall’1 febbraio a Sesto San Giovanni entrerà in funzione l’innovativa Biopiattaforma Green che trasformerà i rifiuti in energia.

Dal Comune di Sesto San Giovanni dichiarano in una nota: «Un modello d’eccellenza da un punto di vista sostenibilità e di economia circolare: con l’attivazione dell’innovativa Biopiattaforma Green, che sorge al posto del vecchio inceneritore abbattuto l’anno scorso, si dà vita ad un progetto che creerà effetti virtuosi, non solo al Comune di Sesto, ma per l’intera area del Nordmilano e di tutta la Lombardia, e che mira a diventare un modello per l’intero territorio italiano. Sfruttando l’innovazione come motore di cambiamento e creando un nuovo modello circolare in cui i sistemi di gestione vengono integrati per ricavare valore dai rifiuti e sostenere la transizione ecologica dei territori, Sesto San Giovanni avrà l’opportunità di creare catene di valore sostenibili, innovative e competitive, dimostrando così che può esserci sviluppo economico senza avere un impatto negativo sull’ambiente e sulla conservazione delle sue risorse».

L’attivazione segna la transizione ecologica grazie all’utilizzo di tecnologie moderne e che si afferma come il primo termovalorizzatore green in tutto il territorio italiano. L’opera dà il via a un sistema economico circolare basato sul riutilizzo e riciclo della materia, migliorando la gestione e lo smaltimento dei rifiuti e combattendo l’inquinamento atmosferico. La Biopiattaforma Green, si colloca all’interno di un progetto da 50 milioni di euro, che ha visto la riconversione delle strutture in quelle dei ZeroC Spa innovative e all’avanguardia, e che entrerà in funzione l’1 febbraio, che trasformerà i rifiuti umidi in biogas e biometano. 

«Sesto San Giovanni ospiterà il primo polo green in tutto il territorio italiano, un momento storico – afferma il sindaco Roberto Di Stefano -. Pensare alla conversione di materiali di scarto in energia e biofertilizzanti, significa dare vita ad un autentico modello di economia circolare, il primo in Italia, che ci auguriamo diventi un modello per le altre Regioni. Il rispetto per l’ambiente e la valorizzazione dei rifiuti in un’ottica circolare saranno i capisaldi per offrire una migliore qualità di vita alle generazioni future. Siamo felici che  questo progetto sia un unicum non solo italiano, ma una delle realtà più innovative anche nel territorio europeo».

All’interno del progetto ‘Circular Biocarbon’, coordinato dall’azienda globale di servizi ambientali Urbaser, che ha ricevuto dall’Unione Europea un fondo da 14 milioni, nel 2022 sono state inserite come impianti innovativi che daranno vita a modelli circolari solamente due realtà in tutta Europa, tra cui la Biopiattaforma di Sesto San Giovanni. La struttura gestirà 30mila tonnellate all’anno di rifiuti umidi provenienti dai comuni di Sesto San Giovanni, Cinisello Balsamo, Cologno Monzese, Cormano, Pioltello e Segrate, che verranno riconvertiti in biometano e biogas. Ciò provocherà una riduzione dell’anidride carbonica del 97 per cento e avrà effetti, non solo ecologici, ma anche economici, con un abbassamento delle tariffe per lo smaltimento, non solo inferiori rispetto quelle attuali, ma più basse anche rispetto le tariffe medie sul mercato.

La Biopiattaforma valorizzerà 65mila tonnellate di fanghi prodotti ogni anno dai 40 depuratori distribuiti sul territorio della Città metropolitana. I fanghi, che fino a oggi erano materia di scarto, e che in alcuni casi si dovevano portare all’estero per lo smaltimento, serviranno a produrre ben 19.500 MWh/anno di calore per il teleriscaldamento e recuperare fosforo da impiegare come fertilizzante. In questo modo, il 75 per cento dei fanghi verrà trasformato in energia e il 25 cento in fertilizzante.