Il cantiere della metrotranvia: l’incontro a Bresso

Un incontro per parlare del cantiere della metrotranvia: nella serata di lunedì 20 febbraio il Teatro san Giuseppe di Bresso ha ospitato la presentazione sul progetto del cantiere della metrotranvia Parco Nord Milano – Seregno e un momento di dibattito pubblico con le istituzioni e i cittadini dei Comuni interessati dall’opera, che attraverserà nel Nordmilano i Comuni di Bresso, Cusano Milanino e Paderno Dugnano.

Nel corso della serata sono intervenuti il sindaco di Bresso Simone Cairo, la consigliera delegata alla Mobilità e Infrastrutture di Città Metropolitana Beatrice Uguccioni, Gaetano Delfanti del Settore Strade e Infrastrutture per la Mobilità Sostenibile di Città Metropolitana, direttore dei Lavori di MM spa Matteo Colombo, il direttore tecnico di cantiere di Cmc Ravenna Nicola Bona e nel corso del dibattito anche il sindaco di Cormano Luigi Magistro e il sindaco di Cusano Valeria Lesma.

Nel corso delle relazioni sono stati presentati gli obiettivi della metrotranvia: un servizio rapido per gli utenti, la riduzione dell’inquinamento atmosferico, la riqualificazione urbana delle aree attraversate e l’integrazione nel sistema della mobilità del Nordmilano e della Brianza Centrale con la rete tranviaria e metropolitana (M3) di Milano e la rete ferroviaria. Il tempo stimato per la realizzazione dell’opera è di 3 anni e il costo finale, incluso l’acquisto di 18 tram, è di 258 milioni di euro di cui: 160 milioni a carico dello Stato e 98 da Regione Lombardia e gli enti locali. Le attività di cantiere sono state pianificate individuando 7 macrocantieri corrispondenti agli ambiti comunali e, all’interno di questi, sono stati individuati i singoli cantieri per la realizzazione dei lavori, suddividendo gli ambiti in tratte/cantieri.

La nuova metrotranvia prenderà il posto della dismessa tranvia extraurbana Milano Desio e attraverserà 8 comuni delle provincie di Milano e Monza Brianza: Milano, Bresso, Cormano, Cusano Milanino, Paderno Dugnano, Nova Milanese, Desio e Seregno. Il tracciato, lungo 14,3 km, conterà 25 fermate, distanti tra loro in media 540 metri. La prima parte a doppio binario collegherà il Parco Nord con Paderno Dugnano località Calderara (7,9 km) mentre la seconda parte della linea va da Calderara a Seregno FS (6,4 km) ed è a singolo binario con raddoppi agli incroci.

Il nuovo deposito tranviario sarà al confine fra i Comuni di Desio e Seregno mentre il nuovo parcheggio di interscambio a Paderno Dugnano, allo svincolo della A52 / Tangenziale Nord. I lavori per la metrotranvia contemplano anche la riqualificazione delle tratte dismesse della vecchia tranvia: Cusano Milanino (Roma-Azalee), Cusano Milanino (Cooperazione) e Desio (Garibaldi-Italia). Verrà inoltre ricostruita integralmente la viabilità e piste ciclabili, verde urbano, e canali lungo il corridoio interessato dalla realizzazione della nuova metrotranvia. La linea sarà connessa alla stazione Seregno e anche a Milano Maciachini M3, collegandosi così alla rete metropolitana milanese. A Niguarda la linea incrocerà la nuova linea tranviaria interperiferica Nord Cascina Gobba-Certosa.

La linea sarà in grado di soddisfare una frequenza massima di 10 minuti nell’ora di punta tra Paderno Dugnano e Seregno, mentre non presenta vincoli alla frequenza di passaggio tra Paderno Dugnano e Milano. Una revisione del programma attualmente approvato prevederà: 5 minuti nella fascia di punta nella tratta tra Milano e Paderno; 10 minuti nella fascia di punta e 30 minuti nella fascia di morbida. Per consultare le osservazioni sulla proposta di accordo integrativo per la realizzazione della metro tranvia Milano Parco Nord-Seregno clicca qui.

La politica del Nordmilano accoglie in maniera negativa la realizzazione dell’opera, che più volte ha bocciato negli ultimi anni, sollevando molte criticità. «La maggioranza delle osservazioni che abbiamo proposto a Città Metropolitana non sono state prese in considerazione perché la progettazione era in fase avanzata – ha dichiarato il sindaco di Bresso Simone Cairo -. Il beneficio per la nostra comunità non è chiaro e abbiamo una forte preoccupazione per l’aumento dei costi e che per sei Comuni bisognerà pagare più di quello che è stato previsto. Ci saranno difficoltà per la viabilità di pedoni e biciclette e avrà un grosso impatto in negativo per il commercio. Pur essendo contrari daremo il massimo della nostra collaborazione affinché le esigenze dei cittadini vengono ascoltate e si cerchino eventuali modifiche e soluzioni».