Nella Giornata Nazionale in memoria delle vittime del Covid, il Comune di Cinisello ha voluto omaggiare i cittadini che non ce l’hanno fatta con una targa, donata dalla famiglia Veronese, che è stata svelata nella mattinata di sabato 18 marzo nel cimitero di via dei Cipressi.
“In ricordo e in memoria di tutte le vittime del Covid-19. Con eterna riconoscenza a tutti coloro che lottano con sacrificio, coraggio e generosità contro il virus», si legge nella targa, che riporta anche il ringraziamento per gli operatori sanitari che in questi 3 anni hanno combattuto in prima linea per sconfiggere il virus.
Alla cerimonia di presentazione erano presenti le autorità, insieme agli operatori sanitari, alle forze dell’ordine e alle associazioni di volontariato che nei lunghi mesi di pandemia hanno fatto rete per offrire un prezioso servizio alla comunità, costretta in casa nel rispetto del distanziamento sociale. «È un momento molto importante per ricordare tutto quello che è accaduto in questi anni di pandemia – ha commentato il sindaco di Cinisello Balsamo Giacomo Ghilardi -. Ci sono state vittime, che oggi onoriamo con questa targa. Ma oggi ciascuno di noi ricorda, ognuno per la propria esperienza, un momento particolare della vita della nostra Nazione. Un momento che ha segnato le vite di tutti noi».
La Coordinatrice dei Medici di Medicina Generale del territorio Rosalia Messina, presente in rappresentanza di tutti i medici di medicina generale del territorio, ha ricordato: «Sono onorata di essere testimone e portavoce dei colleghi che rappresento. In questo luogo il nostro pensiero è rivolto alle persone che, a causa della pandemia, non ce l’hanno fatta, a tutti i pazienti e a tutti i colleghi. È stato un periodo di duro lavoro di fronte a un’emergenza sanitaria che ha messo a nudo tutte le falle del sistema, ma siamo stati sempre a fianco dei nostri pazienti pur attuando dei percorsi terapeutici nuovi che ci hanno dato la possibiltà di salvare tante vite. Il superamento della pandemia è avvenuto grazie alla vaccinazionea e alla ricerca, anche in questa fase il ruolo dei medici del territorio è stato fondamentale per la sensibilizzazione e, in alcuni casi, per la somministrazione dei vaccini stessi. L’insieme delle dinamiche ci permette di affermare che la medicina del territorio è una risorsa insostituibile che va potenziata e difesa per il bene della salute pubblica».
Aggiunge Barbara Mangiacavalli, direttrice socio-sanitaria dell’Asst Nord Milano: «Abbiamo un ricordo della dicotomia tra le città silenziose e ospedali caotici, dove si è cercato nel giro di poche ore di ricambiare assetti e organizzazioni. L’Ospedale di Cinisello ha fatto una rete preziosa con il presidio di Sesto, a cui non è mai venuto meno il supporto di tutte le associazioni di volontariato. Ogni giorno, ogni ora, c’era una riflessione su cosa potevamo fare in più e di diverso. Abbiamo combattuto con i nostri pazienti, siamo stati punti di riferimento per il loro familiari perché l’aspetto drammatico di tutta questa vicenda è stata la solitudine dei nostri pazienti. Ma, ve lo assicuro, anche la solitudine di tutti gli operatori sanitari».