Una serata in musica al Museo della Scienza con Tananai e Francesca Michielin

Una serata speciale e unica quella andata in scena al Museo della Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano. Venerdì 21 aprile, in occasione 61esima edizione del Salone Del Mobile, la manifestazione che celebra le eccellenze dell’arte e del design in Italia e nel mondo, si sono esibiti Tananai e Francesca Michielin nel chiostro del museo.

La luce è stata il focus dell’evento e il filo conduttore che ha unito la performance musicale, la location e il palco, con particolari giochi di luci e installazioni luminose che hanno reso ancora più suggestivi i chiostri del museo, immergendo nella contemporaneità le atmosfere rinascimentali del luogo. Nel primo chiostro, i partecipanti hanno potuto immergersi nell’installazione di luci riflesse su specchi; mentre il secondo con un percorso di luci led raccontava un’anima più pop e introduceva il pubblico all’area dedicata allo show.

Dopo i saluti di Maria Porro, presidente del Salone del Mobile, e Claudio Feltrin, presidente di Federlegno Arredo Eventi, si sono infatti svolte le performance esclusive di Francesca Michielin, prima, e Tananai. Francesca Michielin ha ripercorso la sua decennale carriera, proponendo con la sua band Occhi Grandi Grandi, Vulcano, Cheyenne e Io non abito al mare e concludendo il set con una versione piano e voce di Quello che ancora non c’è, estratto dal suo ultimo album di inediti Cani Sciolti. Francesca ha inoltre presentato in anteprima anche il brano Disco Dance, il nuovo singolo di gIANMARIA feat. Francesca Michielin che uscirà il prossimo 28 aprile.

Tananai ha portato sul palco Tango, brano presentato al Festival di Sanremo e certificato doppio disco di platino; insieme a Esagerata, Abissale, Sesso Occasionale e Baby Goddamn, alternando a momenti elettronici, altri più acustici e intimi. Insieme, prima che Francesca cedesse il palco a Tananai, hanno stupito il pubblico con un inaspettato duetto sulle note di La leva calcistica del ’68 di Francesco De Gregori.