Sesto, un presidio nei giardini di villa Zorn per ricordare ‘Ceda’

Villa Zorn, Sesto San Giovanni

«Instancabile e appassionata sentinella dei diritti e della memoria». È l’omaggio dell’Anpi nazionale ad Annunziata Cesani, ‘Ceda’, scomparsa dieci anni fa.

«In una data non casuale per una combattente riconosciuta come lei (dopo la Liberazionele fu assegnato anche il grado di sottotenente), il 23 maggio 2013. Staffetta partigiana, fu per trent’anni presidente della nostra sezione cittadina, nonché grande protagonista della vita civile e del Comune grazie agli incarichiassunti in sede di amministrazione pubblica e all’impegno politico – spiegano dall’Anpi di Sesto -. ‘Non sono un’eroina’ , diceva di sé, ma la sua figura continua a stagliarsi imponente non solo tra quanti l’hanno conosciuta direttamente, ma anche tra le giovani generazioni a cui ha lasciato in lascito il suo esempio e un momento importante di riflessione su temi fondamentali, scelti di anno in anno, il concorso per le scuole ‘Sesto e i suoi studenti’. Il 23 maggio, dalle 16, la sezione Anpi 340 Martiri invita la cittadinanza tutta a un momento di ricordo in quel giardino adiacente alla Villa Zorn che la volontà popolare, attraverso lo strumento della raccolta firme, continua a chiedere sia intitolato alla memoria di ‘Ceda’».

Concludono dall’Anpi: «Un luogo non casuale della nostra città, vincolato al suo operato da forti legami fisici e simbolici, in ringraziamento a una donna che ha dedicato larga parte della sua vita proprio alla comunità di Sesto San Giovanni. Raccogliamoci in tanti, tantissimi, intorno ad Annunziata Cesani, la ragazza partita dalle campagne di Imola che ha preso parte in prima persona alla Resistenza; la consigliera comunale e quindi Assessore alla Sanità; la Presidente dell’Ospedale cittadino; la nostra indimenticabile Presidente. Veniamo in tante e tanti da ‘Ceda’, una persona che si è conquistata di diritto un posto nella storia del nostro Comune e che ha incarnato quegli alti valori che la Costituzione Italiana ci insegna ancor oggi a difendere e sostenere».