Cinisello, una domenica attesa da 13 lunghi anni: la Stella Azzurra è promossa in Seconda Categoria

È un pareggio che vale la vittoria più attesa degli ultimi 13 anni. Alla Stella Azzurra di Cinisello Balsamo, in virtù della miglior posizione in classifica, basta il 2-2 in un oratorio San Luigi pieno in ogni ordine di posto per vincere la finale dei playoff del girone C della Terza Categoria di Milano contro il Paderno Dugnano e tornare in Seconda 13 anni dopo l’ultima volta.

Dopo una promozione solo sfiorata nell’anno della pandemia, con i campionati sospesi d’ufficio, gli uomini di mister Emanuele Altafin hanno condotto una stagione 2022/2023 praticamente perfetta, chiudendo la regular season alle spalle della capolista Serenissima e andando a completare, solo qualche settimana dopo, una promozione tutta ‘made in Cinisello’ nel Girone C. Una partita al cardiopalma, dove bastava non perdere e così è stato: al vantaggio iniziale firmato da Alberto Zappella su calcio di rigore nel primo tempo, gli ospiti del Paderno Dugnano hanno risposto a inizio secondo tempo con due gol in rapidissima successione. Altrettanto immediato, però, il gol di Andrea Caputo per il definitivo 2-2. Un gol atteso per 13 lunghi anni dalle parti dell’oratorio San Luigi di Cinisello Balsamo, con in mezzo una mezz’ora abbondante di tensione agonistica per la posta in palio. Al triplice fischio, però, la festa è tutta per la Stella Azzurra, accompagnata in campo per tutti e 90 i minuti di gioco da un tifo caldissimo, ma mai fuori dalle righe, di tanti giovani con la ‘Stella nel Cuore’ che hanno spinto con la voce gli uomini di Altafin al raggiungimento del tanto atteso traguardo.

La coreografia della ‘Curva Est’ della Stella Azzurra all’ingresso in campo delle squadre

«Dopo 13 anni le emozioni sono tante – le parole di mister Emanuele ‘Lele’ Altafin -. Ho giocato tantissimi anni alla Stella, tanti dei quali in Seconda Categoria. Poi per 13 lunghi anni la Stella è rimasta in Terza e in diverse stagioni non è neanche mai riuscita a lottare per andarci ai playoff. Sono tornato 5 anni fa come allenatore, cercando di ridare un po’ di entusiasmo e cercando di dare quello che avevo imparato fuori in altre esperienze da allenatore. La cosa più difficile è stata abituare i ragazzi a vincere. Dico sempre che ‘vincere aiuta a vincere’, ma è anche vero che ‘perdere aiuta a perdere’. Abbiamo fatto un campionato straordinario, riuscendo a rimanere secondi per mesi a lottare anche per il primo posto contro la Serenissima. Le emozioni sono enormi: dedico, e dedichiamo tutti, questa promozione a Lino Mandelli. È un obiettivo raggiunto, sarà bellissimo e difficilissimo restare in Seconda ma questo sarà il nostro obiettivo: mantenere la categoria».

Mister Emanuele Altafin

Parole da capitano, invece, per Alessio Tossuti, portiere della Stella Azzurra che con un intervento provvidenziale nel finale di partita ha congelato il 2-2: «È difficile descrivere a parole le emozioni di queste ore. È la vittoria di un gruppo di ragazzi straordinari, di due mister preparati e appassionati. È una vittoria che parte da lontano perché le sconfitte aiutano a crescere. E di periodi bui questa squadra ne ha passati parecchi. Ci siam rimboccati le maniche per tornare a far sorridere la nostra gente: non ho esultato ai nostri goal durante le partite dei playoff perché volevo godermi i boati del nostro pubblico, numeroso e calorosissimo. Lo abbiamo fatto per loro, per noi e per chi non c’è più. Questa vittoria è infatti dedicata alla Stella Azzurra in persona: Lino Mandelli. Che ci manca ogni giorno di più, ma è lì sempre in campo con noi».

Alessio Tossuti, portiere e capitano della Stella Azzurra

Chi difficilmente dimenticherà la data del 21 maggio 2023 è invece Marco Zammuto, che dopo una vita intera passata a scavare sentieri lungo la fascia dell’oratorio San Luigi appenderà le scarpette al chiodo dopo aver riportato la Stella Azzurra in Seconda Categoria: «Domenica è stata una giornata piena di emozioni. Ho rivissuto questi 28 anni di Stella Azzurra che mi hanno portato, fin da quando ero bambino, ad arrivare in prima squadra ben 15 stagioni fa. Non potevo lasciare la prima squadra in un modo migliore: la Stella Azzurra per me è casa, è una famiglia. Le ho dedicato tanto tempo, tanti sacrifici ed è giusto lasciare nel momento giusto. Un po’ sono stato fortunato, un po’ me lo sono guadaganto: abbiamo trovato il gruppo giusto di ragazzi fenomenali e fortissimi da un punto di vista calcistico. La festa di domenica rimarrà nel mio cuore e un giorno la racconterò a mio figlio, visto che ad agosto diventerò papà. Il 21 maggio 2023 sarà un bel ricordo anche per lui: a mio figlio continuerò a dire che l’importante, sempre, è divertirsi».

Marco Zammuto all’ultima partita dopo 28 anni alla Stella Azzurra e 15 stagioni in prima squadra