Oltre metà degli italiani teme il furto in casa: ma cosa dicono davvero i dati

La paura di subire reati, per oltre il 20 per cento della popolazione, è aumentata negli ultimi anni. In generale in Italia la percentuale di chi ritiene che il rischio di subire reati sia aumentato dalla pandemia a oggi è del 24,8, mentre nella zona del Nord Ovest (quella che comprende la Lombardia) è del 20,9. In particolare ciò che preoccupa maggiormente gli italiani sono i furti in abitazione: secondo il report di Censis e Verisure chi lo teme rappresenta il 52,8 per cento dei cittadini.

In realtà, i dati ci dicono che i reati sono in calo. Il report del 2023 ‘Criminalità: tra percezione e realtà’, diffuso dal Ministero dell’interno e Eurispes, sottolinea che negli ultimi 10 anni si è osservata una diminuzione del 46 per cento dei furti e che in generale i reati registrano un trend di discesa negli ultimi 15 anni, nonostante un innalzamento fisiologico post pandemia tra il 2021 e il 2022 dovuto all’eliminazione delle restrizioni. «La ripresa di alcuni crimini dopo il crollo delle restrizioni è inevitabile», ha dichiarato al Sole24ore Stefano Delfini, dirigente superiore della Polizia di Stato.

Scendendo nel dettaglio si nota come l’incidenza dei furti vari molto da regione a regione. Nelle aree metropolitane come Roma e Milano i dati del 2022 restano alti: nell’ultimo anno a Roma sono stati registrati 11.600 furti in abitazione, pari all’8,7% del totale nazionale. Seguono Milano con 9.081 furti (il 6,8%) e Torino con 5.875 (il 4,4%). In queste tre città si concentra quindi il 20 per cento di tutti i furti nelle abitazioni. Omicidi, furti, rapine sono però in calo a Milano se si guardano gli ultimi 10 anni. 

La distanza tra dati reali e sicurezza percepita viene spiegata da diversi elementi. Come spesso sottolineano le stesse forze dell’ordine, le immagini e i video di violenze diffusi e condivisi in sui social network amplificano fenomeni che esistono, rischiando di trasmettere un’immagine di Milano che non è quella reale.

Oltre alla risonanza di alcuni crimini sui social, un altro elemento che modifica la percezione del rischio è l’età: infatti, sempre secondo i dati del Ministero dell’Interno, la paura del furto è avvertita maggiormente dagli over 64 (31% degli intervistati). In generale gli over 64 sono quelli che hanno più timore degli altri per tutte le altre tipologie di reato (scippo/borseggio 12,6%; truffa 10,8%; furto auto/motorino/moto 7,2%), a eccezione del furto su auto in sosta che preoccupa più degli altri i 35-44enni (8,8%).