I classici (o quasi) di Natale da recuperare

Natale, tempo per godere di qualche momento in famiglia o, perché no, anche da soli. E quale miglior attività se non recuperare alcuni grandi classici, sul divano, con una tazza di the o cioccolata calda?

Il Natale è l’occasione per riscoprire, attraverso la cucina, le proprie radici e il senso di appartenenza. È questo lo spirito, ancora molto attuale, con cui Mario Soldati, giornalista e scrittore, gira il documentario ‘Il pranzo di Natale’ nel 1958. Visibile su Raiplay, è un breve viaggio nelle tradizioni gastronomiche del Belpaese durante le feste. C’è il pastizzo del calzolaio Angelo Gatto, Lorenzo Bergardi, insegnante di geografia, affezionato agli agnolotti con il tartufo bianco di Alba e il cappone fino ai fegatelli di maiale del toscano Mario.

Commedia per tutta la famiglia, ‘Io sono Babbo Natale’ è un film del 2021, disponibile su Prime Video. Marco Giallino interpreta Ettore Magni, un ex galeotto deciso a continuare la carriera di rapinatore. Si ritrova a casa di Nicola (Gigi Proietti), signore simpatico che non possiede oggetti di grande valore ma che confida a Ettore un segreto: ‘Io sono Babbo Natale’. Sarà vero? Ettore, sebbene incredulo, diventerà suo aiutante ma alla fine sarà Nicola a dargli una mano facendogli capire che può cambiare vita.

Su Netflix una fiaba del 2004 diretta da Robert Zemeckis: ‘Polar Express’. Un ragazzino, che non crede fino in fondo alla magia del Natale, sale su un misterioso treno a vapore, guidato da un burbero capotreno, che porta i bambini al Polo Nord dove potranno incontrare Babbo Natale. Il film ha ottenuto una candidatura agli Oscar ed è entrato nel guinness dei primati per essere il primo cartone girato con il metodo della ‘performance capture’, ovvero con personaggi digitali ottenuti captando i movimenti degli attori in carne e ossa.