Nel 2023 le province in Lombardia con livelli più alti di benessere sono Milano e Monza e Brianza

Dal 2018 Istat raccoglie dati su alcuni indicatori per stabilire il livello di benessere delle regioni italiane, definirne il posizionamento nel contesto nazionale ed europeo e individuare punti di forza e svantaggi. Dal BesT (benessere equo e sostenibile dei territori) emerge quest’anno che le province lombarde hanno livelli di benessere relativo più alti sia rispetto al complesso dei territori del sia nord-ovest che dell’Italia.

Il metodo prende in esame 70 indicatori, come per esempio retribuzione media annua, numero di reati, tasso di occupazione, che permettono di assegnare ogni zona a una classe, da 1 a 5, e stabilire il livello di benessere rispetto alla singola tematica (basso, medio-basso, medio, medio-alto, alto); i livelli più alti risultano essere a Milano e Monza e Brianza: più dei due terzi degli indicatori infatti sono nella fascia alta e medio-alta. Spiccano in particolare le analisi che riguardano lavoro e servizi. Infatti i dati relativi al lavoro riportano che il 59 per cento delle zone delle due province si colloca nelle classi alta e medio-alta e nel 41,7 per cento dei casi l’indicatore relativo alla qualità dei servizi si posiziona in fascia alta.

I punti deboli sono invece nei domini di ambiente e di politica e istituzioni. Per quanto riguarda infatti gli indicatori ecologici, collocano il 24,3 per cento delle province lombarde nella classe bassa, in particolare per l’incidenza delle aree protette, la disponibilità di verde urbano e la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Altro punto dolente sono le carceri: l’indicatore che evidenzia maggiori criticità è quello del sovraffollamento degli istituti di detenzione, che nella regione lombarda arriva al 132 per cento.Tra le regioni europee i dati della Lombardia emergono con risultati positivi per quanto riguarda la speranza di vita alla nascita e mortalità infantile, la partecipazione elettorale e la propensione alla brevettazione. Per tutti gli altri indicatori come istruzione e formazione, lavoro e conciliazione dei tempi di vita e ambiente, i livelli sono però al di sotto della media europea.