Lombardia, taglio al fondo per i disturbi alimentari

Si prevedono manifestazioni a Milano e in altre 18 città per venerdì 19 gennaio dopo che il governo ha tagliato il fondo per i disturbi alimentari istituito con la legge di bilancio 2022. Il fondo, che prevedeva un finanziamento di 25 milioni di euro in due anni, era destinato alle Regioni per combattere disturbi dell’alimentazione. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e come dichiarato dal Ministero della Salute nel 2013 «i disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, l’anoressia nervosa e la bulimia nervosa in particolare, rappresentano una delle più frequenti cause di disabilità nei giovani dei paesi occidentali e sono stati inclusi tra le priorità relative alla tutela della salute mentale in quanto problema di salute pubblica in costante crescita in tutti i paesi».

In Italia l’Istituto superiore della sanità parla di 3 milioni di persone affette da disturbi alimentari e i dati parlano di un problema in crescita: nel 2022 sono stati registrati 1,5 milioni di casi di disturbi alimentari, 681 mila casi nel 2019. La Lombardia è stata una delle prime regioni a prendere in carico la problematica giovanile: già nel 2021 ha approvato infatti una legge riguardante le «disposizioni per la prevenzione e la cura dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione e il sostegno ai pazienti e alle loro famiglie». In Lombardia sono 15 i centri dedicati ai disturbi dell’alimentazione. La nuova legge di bilancio avrà quindi pesanti ripercussioni in Lombardia e sui servizi offerti dalle Asst sul territorio.