Cinisello, presentato il bilancio di previsione: al via l’iter per l’approvazione

comune cinisello balsamo

Nella serata di lunedì 19 febbraio è stato presentato il bilancio previsionale 2024-2026 del Comune di Cinisello Balsamo: un passo formale con cui ha preso il via l’iter per l’approvazione del documento finanziario dell’ente.

Una presentazione di oltre un’ora eseguita, voce per voce, dal sindaco Giacomo Ghilardi. Dopo la sentenza del lodo gas che obbliga il Comune a pagare oltre 20 milioni, il pareggio vede 135,8 milioni di euro di entrate e spese nel 2024, la cifra scende a euro 99,6 milioni di euro nel 2025 e a euro 90,2 nel 2026. «Siamo ancora chiamati a scelte di responsabilità nel governo del bene comune, come già accaduto per gli altri contenziosi lasciati irrisolti da chi ci ha preceduto e ricaduti sulle nostre spalle. Per far quadrare i conti siamo stati costretti a prendere decisioni oculate. Ci siamo dati alcune priorità irrinunciabili tra cui quella di non sacrificare i servizi per i cittadini», ha dichiarato il sindaco Giacomo Ghilardi.

L’iscrizione a bilancio del debito al momento sarà coperta per 10,7 milioni di euro circa con risorse provenienti dall’avanzo di amministrazione presunto tuttora in fase di determinazione, mentre per la parte rimanente si dovrà far ricorso al credito bancario la cui copertura richiederà l’aumento di Irpef e Imu. «Con il bilancio consuntivo 2023, ad aprile 2024, disporremo di un fondo accantonato che potrà superare gli 11 milioni di euro. La metà di questa somma è stata da noi accumulata nei nostri 5 anni di mandato legislativo. Una cifra non sufficiente per coprire il debito, si dovrà pertanto far ricorso al mutuo. Per garantire il pagamento delle rate necessariamente, al momento, abbiamo dovuto considerare l’aumento dell’addizionale Irpef e dell’Imu. Voglio però rassicurare i cittadini che nessun servizio verrà tagliato e che non è previsto alcun aumento per i servizi essenziali. Un bilancio quindi che chiude i conti con il passato ma che vuole guardare al futuro dando avvio ad alcuni importanti progetti di sviluppo per la città», ha proseguito il primo cittadino cinisellese.

Ghilardi ha poi concluso: «Il metodo che abbiamo applicato, è lo stesso a cui siamo dovuti ricorrere ai tempi della sentenza Caronte, anche se quella aveva importi nettamente inferiori. Abbiamo già dimostrato in passato come questa amministrazione, con una gestione attenta e oculata, sia riuscita a far fronte ai pesanti debiti lasciati in eredità dalle amministrazioni di sinistra. Nonostante gli importi, grazie a un lavoro importante di analisi del bilancio e al nostro impegno costante, negli anni, nella razionalizzazione della spesa, siamo riusciti a limitare l’aumento delle imposte e abbiamo scongiurato l’aumento dei costi per i servizi essenziali per tutti i cittadini. Solo per citarne alcuni che non subiranno aumenti, parliamo di asili nido, ristorazione scolastica. I servizi alla persona e all’educazione sono da sempre una priorità a cui non rinunceremo».

Il dettaglio delle entrate e delle spese del bilancio 2024 del Comune di Cinisello Balsamo, presentate durante il consiglio comunale, è consultabile cliccando su questo link.

«Il Pd ribadisce l’intuizione strategica delle giunte di centrosinistra di acquisire la proprietà delle reti gas per garantire al Comune un canone concessorio annuale, vita natural durante, una scelta che ha permesso al comune di incassare finora 50 milioni di euro». Comincia così la replica dei democratici dopo la presentazione del bilancio previsionale, con uno sguardo alle prossime convocazioni del consiglio comunale in cui verrà discusso: «È ovvio – proseguono – che oggi l’esborso di 20 milioni di euro mette in difficoltà il bilancio comunale, ma semplicemente perché la giunta Ghilardi non ha continuato nella politica di accantonamenti iniziata dalle amministrazioni che l’hanno preceduta. Il sindaco continua a nascondere ‘pezzi di verità’ raccontando la vicenda in maniera incompleta e cercando di screditare le giunte precedenti accusandole di aver perso il lodo senza chiudere prima la partita, ma la verità è ben diversa. Così come ben diversa è la verità su bilancio presentato ieri in aula in cui l’amministrazione alza al massimo Irpef e Imu dicendo che lo fa per pagare il valore del lodo che, però, risulta in realtà già coperto dagli accantonamenti presunti e dall’accensione del mutuo per la quota restante. Basta falsità, è ora che chi governa si assuma le proprie responsabilità».

Il Pd punta anche il dito su un altro aspetto: «Era il 5 febbraio quando il sindaco Ghilardi chiudeva il consiglio comunale con un documento del 2010 che il legale delle reti gas inviò al legale del Comune di Cinisello Balsamo per chiudere la ‘querelle’ e mettere una pietra tombale sulla vicenda. Il sindaco parlava di una proposta transattiva di 12 milioni di euro per il periodo 1971-2005 comprensiva anche di interessi e quindi ‘tombale’, decisamente inferiore rispetto all’attuale conclusione del lodo arbitrale a 20,4 milioni di euro, interessi inclusi. Peccato che il sindaco abbia letto male perché la proposta transattiva citava: ‘Le cifre (ndr euro 12 milioni) dovranno essere integrate da interessi e rivalutazione monetaria’. E non solo,  parlava anche di un canone di affitto per il periodo 1913-1970 e l’indennizzo per accrescimenti relativo allo stesso periodo». Aggiungono il capogruppo del Pd Marco Tarantola e il consigliere comunale dem Luca Ghezzi: «Secondo Ghilardi nel 2010 avremmo dovuto pagare 12 milioni di euro la proprietà delle reti che, 14 anni dopo, l’esito del lodo arbitrale avrebbe fissato a 9,9 milioni di euro, ovvero 2,1 milioni di euro in più, oltre agli interessi e alla rivalutazione monetaria. Il sindaco potrebbe averlo fatto anche in buona fede ma paragonare due importi a distanza di 14 anni, senza attualizzare il primo, non mi sembra una valutazione arguta anzi tutt’altro. Ghilardi ha tentato il ‘colpo gobbo’ pensando che non chiedessimo il documento ai suoi uffici, convinto di far credere a tutti la sua versione ma ha giocato male le sue carte: quello sventolato in aula è un documento che, secondo il parere del legale del nostro Comune, risultava vago sulla questione centrale, ovvero la proprietà dei cespiti del periodo 1971-1995, e che non costituiva un vero passo avanti».

«Apprendiamo con soddisfazione che i servizi non saranno toccati e la conseguente decisione di ritoccare aliquote Imu e addizionale Irpef risulta una scelta obbligata». Con queste parole il coordinatore della lista civica La Nostra Città Roberto Mastromatteo ha commentato il bilancio di previsione che è stato presentato in consiglio comunale. «Auspichiamo – prosegue Mastromatteo – che questa scelta sia momentanea per rispondere all’immediata urgenza di cassa, ma ci auguriamo possa essere rivista attraverso azioni di medio termine, come alienazioni di immobili in disuso e una profonda valutazione su asset improduttivi». Guardando invece al passato e al futuro, Mastromatteo conclude: «Investire per acquisire le reti gas è a prescindere una buona cosa, ma non aver accantonato per tempo le somme necessarie per affrontare il contenzioso per il saldo dell’acquisizione è molto grave, ancor di più se si pensa alla mancata transazione del 2010 che ad oggi il Pd non ci ha ancora spiegato. Ghilardi l’ha fatto capire a caratteri cubitali durante la presentazione: sulla mancata transazione non c’è solo la lettera del 2010 ma ben altro e tutto nero su bianco, insomma l’hanno capito tutti che il Pd dovrebbe prima verificare i passaggi della vicenda (possibilmente anche quelli formali) e poi valutare se è davvero opportuno intervenire in aula. Ad oggi hanno dimostrato di non conoscere il pezzo mancante del puzzle e considerando che c’è chi nello stesso partito conosce le virgole di questa vicenda, possiamo iniziare ad interrogarci da cittadini: ma prima di prendere il microfono, tra di loro si parlano? Questa vicenda resterà una macchia che riguarda tutte le forze politiche, decenni di silenzio su una ‘spada di Damocle’ che ha messo in crisi la tenuta del bilancio, e di cui il 99% dei cittadini non ne sapeva nulla. Pur restando sospeso il giudizio su questa amministrazione, l’accantonamento fatto in 5 anni e la scelta di non toccare i servizi ci trovano d’accordo e siamo disponibili, se richiesto, a dare una mano».