Basta con chi guida sotto effetto di droghe o alcol. Bisogna essere più incisivi e determinati con le pene, senza se e senza ma!
Non c’è giorno che questi soggetti, uomini e donne, non cagionino incidenti mortali, vite spezzate. E poco dopo sono in libertà: molti di loro dopo l’investimento fuggono, i cosiddetti pirati della strada, ma quasi sempre vengono presi. Il reato deve essere valutato nello stesso modo di chi uccide con un’arma, coltello o altro ancora.
Non debbono esserci vittime di serie a e serie b. Chi si trova al volante e non è lucido è pericoloso, sarebbe come dare una pistola carica a uno squilibrato. Certo, poi c’è la disgrazia, l’incidente che può accadere a tutti noi. Secondo Asaps (Associazione sostenitori amici polizia stradale) da inizio 2024 i pedoni uccisi sulle strade italiane sono stati 191.
Le Regioni con maggiori morti sono la Lombardia 26, il Lazio 24, l’Emilia Romagna 21 e la Campania 20. L’auto può essere un grosso proiettile impazzito ed è per questo che i controlli e le pene devono essere ancora più severe.
Il Termometro Nazionale, l’editoriale del Gazzettino Metropolitano, è a cura del direttore Marco Fabriani