Sotto il grande chapiteau bianco che si staglia tra le ex fabbriche di Sesto San Giovanni, ‘Alegría – In A New Light’ racconta una storia di conflitto e rinnovamento. Il Cirque du Soleil torna in Italia con uno dei suoi spettacoli più amati e longevi (in una veste rivisitata) e riesce ancora una volta a farci spalancare gli occhi e lasciarci senza fiato, con un’ode acrobatica alla speranza, al tempo e all’universalità.
Fino al 2 giugno, l’area di MilanoSesto ospita un evento che è molto più di uno show circense: è un’esperienza immersiva che mescola arte, musica, acrobazie e narrazione in una forma di teatro totale. Alegría – In A New Light è un inno alla trasformazione, un canto corale che celebra la gioia, la speranza e la rinascita.
Il messaggio è accessibile a tutti, anche ai più piccoli, che rimangono incantati da colori accesi, personaggi fiabeschi e numeri mozzafiato. Ma chi osserva con occhi adulti trova molto di più: un sottotesto poetico, un’allegoria sul potere, sull’equilibrio tra vecchio e nuovo, sulla paura del cambiamento e sul coraggio necessario per abbracciarlo. È un viaggio per ogni fascia d’età, su diversi livelli di lettura.
Nel cuore della storia c’è un regno che ha perso il suo re. Un giullare – Mr. Fleur – tenta goffamente di salire al trono, ma la sua ambizione si scontra con un movimento nascente che porta con sé speranza e desiderio di rinnovamento. Gli Aristocratici, grotteschi eredi del passato, si aggrappano a un potere logoro ma il futuro, ineluttabile, avanza. Lo scontro tra queste due forze trova la sua sintesi nel numero finale: i trapezisti delle fazioni rivali si sfidano in volo, si rincorrono nell’aria e infine si uniscono, dando vita a una nuova era, più inclusiva e luminosa.
Sotto la direzione di Jean-Guy Legault, ogni scena è un quadro che prende vita. Tra mano a mano, contorsionismo, giocoleria, trapezi volanti, hula hoop, danza del fuoco e numeri aerei, i 54 artisti in scena – provenienti da 18 Paesi – regalano momenti di autentico stupore. La musica dal vivo, eseguita da una band di cinque elementi e da due voci femminili, accompagna ogni evoluzione scenica. I brani, cantati in più lingue – tra cui inglese, francese, italiano e una lingua immaginaria – sono un altro punto di forza dello spettacolo. Alegría, il brano simbolo, risuona come un inno universale.
Ogni costume – oltre 600 elementi in scena – è stato realizzato a mano nella sede centrale del Cirque du Soleil a Montreal. Il solo abito di Mr. Fleur ha richiesto 300 ore di lavoro e contiene cinque metri di filo elettrico. Le scenografie sono ispirate all’architettura del potere e fondono maestosità e decadenza, mentre l’illuminazione disegna una dualità continua tra luce e ombra. Sul pavimento del palco, la salamandra – simbolo di trasformazione – richiama il passato e la capacità di rinascere dalle ceneri. Il tendone largo oltre 33 metri è una vera e propria cattedrale del meraviglioso. Ogni artista, dopo mesi di preparazione e allenamento, impara a truccarsi da solo in 45 minuti.
Alegría, nato nel 1994 per mano del regista Franco Dragone, ha conquistato oltre 14 milioni di spettatori in 255 città e 40 Paesi è andato in scena fino al 2013. Dal 2019 nella sua nuova veste – Alegría: In A New Light – lo spettacolo mantiene intatto il cuore dell’originale, ma si proietta nel futuro.
Dopo il successo a Roma, il Cirque du Soleil porta a Milano uno spettacolo che è già leggenda. E lo fa in un luogo simbolico, tra passato industriale e nuove visioni urbane. MilanoSesto si trasforma così nel palcoscenico perfetto per una favola moderna: qui, sotto il Grand Chapiteau di viale Italia 576, Alegría prende vita ogni sera, dimostrando che la gioia – come l’arte – può davvero cambiare il mondo.
Alegría – In A New Light è in scena fino al 2 giugno. I biglietti si possono acquistare su www.ticketone.it