Si tratta di 3 km di linea ‘rossa’ con 3 nuove stazioni che partiranno da Bisceglie e arriveranno a Baggio. Entro il 2031 verranno conclusi i lavori per cui sono stati stanziati 362 milioni di euro.
Il progetto prevede la creazione di un prolungamento in direzione ovest della linea M1 a partire dall’attuale stazione di Bisceglie con un nuovo tratto sottoterra che comprenderà tre stazioni: Parri-Valsesia, Baggio e Olmi. La galleria ferroviaria sarà realizzata con la talpa, un macchinario che si usa per rendere minimi gli impatti dello scavo in superficie. Il bando prevede il completamento della linea in 6 anni e 3 mesi dall’inizio dei lavori che potrebbero partire a ottobre. L’appalto di oltre 362 milioni di euro è stato vinto dall’unione di varie società italiane.
Ad occuparsi della progettazione e del bando è stata la società Mm Spa che ha creato un progetto attraverso l’uso della metodologia Bim cioè guardando l’opera nel suo complesso: realizzazione ‘materiale’, ma anche impatto sull’ambiente e sicurezza come la prevenzione di incendi con tecnologie all’avanguardia.
Il bando approvato prevedeva anche la realizzazione di un deposito a Baggio per 43 milioni di euro e il prolungamento della M1 verso nord dalla stazione di Sesto fino a Monza per 54 milioni di euro. Se i finanziamenti per questi lavori dovessero arrivare in tempo, l’appalto potrebbe essere assegnato alle stesse società che si occupano già del tratto fino a Baggio.
«L’aggiudicazione della gara è un’ottima notizia per la riorganizzazione della mobilità cittadina. Si tratta di un’opera estremamente importante per rendere più efficiente e capillare il trasporto pubblico in un’area densamente abitata, ma anche per offrire un’ottima alternativa al trasporto privato per chi arriva in città dai comuni di prima cintura. L’opzione prevista sul magazzino e sul prolungamento della M1 a nord, inoltre, ci permetterà di ridurre i tempi al minimo, nel caso dovessero arrivare le risorse necessarie» commenta Arianna Censi assessore alla mobilità del Comune di Milano.
