Il consiglio comunale di Cinisello approva la M5, la sinistra contesta

Il consiglio comunale di Cinisello Balsamo ha approvato il documento che porterà la linea Lilla a Cinisello Balsamo, in accordo con Regione Lombardia, Città Metropolitana di Milano, Provincia di Monza e della Brianza, Comune di Milano, Comune di Sesto San Giovanni e Comune di Monza.

«Il Comune di Cinisello Balsamo ha giocato un ruolo da protagonista nell’aver ottenuto la copertura economica condivisa della modifica di tracciato – dichiara il sindaco Giacomo Ghilardi -. Fin da subito ci siamo messi al lavoro per rivedere il percorso della metropolitana e, attraverso la sottoscrizione del Protocollo d’intesa del 19 dicembre 2018, abbiamo portato una fermata nel cuore di Balsamo, un punto strategico per la città e a reale servizio della cittadinanza».

Dopo le richieste, il Comune ha anche ottenuto il completamento del progetto di fattibilità tecnica ed economica dello sbinamento della linea metropolitana M5 da Bignami a Cinisello Balsamo attraverso i centri abitati di Bresso e Cusano Milanino. «È di tutta evidenza che tra gli enti coinvolti è Cinisello Balsamo ad aver interesse diretto alla realizzazione di questo ulteriore sviluppo dell’opera, la cui realizzazione, che prevede il passaggio della metropolitana in quattro quartieri, consentirebbe l’ingresso a pieno titolo della nostra città nel sistema di trasporti urbani dell’area metropolitana» ha sottolineato Ghilardi.

Il Partito Democratico durante la votazione si è astenuto, contestando le scelte messe in campo dalla giunta Ghilardi. «I gruppi consiliari del Partito Democratico Cinisello Balsamo e di Cinisello Balsamo Civica – ha dichiarato l’ex primo cittadino Siria Trezzi -, in sintonia anche con le forze del centrosinistra non presenti in consiglio comunale (La Città Giusta – Sinistra per Cinisello Balsamo e Partito Socialista) hanno deciso di astenersi su quest’atto perché, senza mettere in dubbio il sostegno all’opera, la proposta presentata comporta un aggravio di costi a carico del Comune con l’onere di aprire un mutuo nel 2022, a condizioni oggi incerte, che limiterà fortemente la capacità di spesa e investimento, con ricadute sulla città».