Moschea a Sesto: è botta e risposta tra amministrazione e Pd

La Moschea a Sesto San Giovanni torna a far parlare di sè. Sulla vicenda, si è espresso il Consiglio di Stato, che ha espresso la sua sentenza.

“Quello di avere un luogo dove pregare è un diritto che la Costituzione italiana riconosce ad ogni cittadino. E ci ha fatto molto piacere constatare che la chiesa sestese ha sempre sostenuto questo principio” hanno commentato dal Pd.

“La sentenza – proseguono – riconosce che la convenzione con la comunità ha valore e non poteva essere stracciata, ora Sindaco e Giunta facciano le loro scelte rispettando il diritto e le libertà senza far pagare ai sestesi il costo di un illecito acclarato dai tribunali amministrativi. Nel passato, tra l’altro, sindaco e maggioranza avevano votato una decisione del Consiglio comunale di dare avvio ad un dialogo interreligioso. Ma a questa decisione non è mai stato dato seguito. Il Pd cittadino pensa sia il momento di affrontare seriamente questo problema”.

Non è però dello stesso avviso il sindaco di Sesto San Giovanni Roberto Di Stefano, che è immediatamente intervenuto per rispondere ai democratici: “Non verrà costruita la moschea a Sesto – ha assicurato il primo cittadino -. Il Consiglio di Stato ha confermato la decisione del Comune: a Sesto San Giovanni non si costruirà la moschea. Il Pd, prima di esultare e distorcere la realtà a suo piacimento, impari a leggere le sentenze. Noi non togliamo a nessuno il diritto di culto, semplicemente facciamo valere legalità e trasparenza, due valori che, piaccia o meno alla sinistra, non sono negoziabili. I giudici hanno ribadito che la comunità islamica è decaduta dal permesso di costruire e hanno confermato anche che non ha versato 320mila euro”.