Calend’Arte, la cultura ogni giorno dell’anno: ecco la ventiduesima edizione per il progetto

Vivere l’arte ogni giorno dell’anno è possibile. Con il 2020 è in arrivo la ventiduesima edizione di ‘Calend’Arte’, il progetto artistico nato in Brianza e pronto, nell’immediato futuro, a espandersi anche nel Nordmilano.

«Questo progetto – racconta Corrado Catania, di Totem Immobiliari, ideatori dell’iniziativa – nasce come strenna natalizia per diversificare un pensiero di regalo. La prima edizione fu un calendario spiritoso, ma nelle edizioni successive grazie all’idea del professore Pier Franco Bertazzini abbiamo dato ampio spazio agli artisti del territorio».

Ogni mese dell’anno, infatti, è accompagnato da un’opera d’arte realizzata da pittori emergenti o già affermati della zona, trasformando, nel corso di questi primi ventidue anni, quello che era un gadget natalizio in un vero e proprio percorso artistico.
Tra i nomi ricordati nel corso degli anni, che hanno dunque caratterizzato i mesi di Calend’Arte, ci sono Mario De Leo, Pina Sacconaghi, Giordano Bruno Lattuada, Ermanno Pittigliani e, soprattutto, Aligi Sassu. «Il merito che ci vogliamo dare – prosegue Catania – è quello di aver dato continuità alle loro opere. Sassu per esempio è sardo di nascita, ma adottato in Brianza: ci sono tantissime sue opere nelle case, ma anche negli uffici pubblici, come nel Comune di Giussano».

Anche nel 2020 il calendario accompagnerà le giornate degli amanti dell’arte, come sempre in edizione limitata di 1.500 copie: «Al momento non vogliamo incrementare la tiratura proprio per mantenere il valore che questo oggetto ha acquisito nel corso di questi vent’anni». Ma questo non significa che il progetto di Calend’Arte non sia destinato a crescere ulteriormente, allargandosi anche ad altre realtà artistiche del territorio: «A Sesto San Giovanni non abbiamo mai presentato il calendario in modo ufficiale, ma il nostro obiettivo è quello di farlo presto nelle sale istituzionali. Sarebbe per noi un onore ottenere il patrocinio del Comune», ha concluso Catania.