Riceviamo e pubblichiamo: tre domande sulla piscina Carmen Longo

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di una cittadina sestese che ha presentato alcune domande sul progetto di riqualificazione della piscina Carmen Longo. La donna ha presentato all’Urp del Comune di Sesto una richiesta di question time: uno strumento di democrazia partecipata che permette ai cittadini di porre domande dirette all’amministrazione comunale circa una questione riguardante la città. Le domande verranno poste al consiglio comunale di martedì 25 febbraio.

Per ora, l’amministrazione comunale ha deciso di non commentare la lettera.

«Rappresento un gruppo di donne (madri, lavoratrici, non occupate e pensionate) del quartiere Torretta e da qualche mese ci stiamo interrogando sul progetto di riqualificazione dell’area ex piscina comunale Carmen Longo – spiega la donna -. Abbiamo recuperato i documenti ufficiali presentati e approvati nel corso del consiglio comunale del maggio 2019 e su questa base chiediamo chiarimenti.

La prima domanda riguarda un grosso fabbricato (ca mt 10×2 h2,5) di cemento che è stato eretto in un giorno (in dicembre) senza avvisi preliminari né cartelli, gli incaricati Enel che erano presenti hanno riportato che si trattava della cabina Enel per la piscina futura (cabina che in passato era all’interno dello spazio piscina) e tale fabbricato è stato edificato togliendo verde pubblico e una panchina su cui sostavano soprattutto persone anziane nella bella stagione e ragazzi anche nelle altre stagioni. Oltre al dispiacere di vedere sostituito del verde e panchina con un gigantesco fabbricato brutto, ci preoccupano gli aspetti di sicurezza per avere davanti a casa rumore, onde elettromagnetiche e altri rischi connessi ad una cabina elettrica di quella portata, che, forse, dovrebbe essere distante dalle abitazioni di un bel po’.

Seconda domanda: davanti alla piscina c’è una scuola primaria e ci sono condomini, come saremo protetti dai rumori, dai parcheggi selvaggi, da caos e rischi connessi alla movida serale e notturna di un contesto di questo tipo che, oltretutto, potrà sempre essere appaltato a terzi per eventi di qualsivoglia natura. Leggiamo con preoccupazione che i limiti dei rumori saranno probabilmente alzati ai 60 decibel notturni assimilando la nostra zona a zona semi industriale. Come viene garantita la sicurezza degli abitanti e dei ragazzi della scuola?

Terza domanda: come il comune ha difeso gli interessi della collettività in questo progetto? Gli spazi comunali normalmente si danno in gestione garantendo i fini sociali e non l’interesse privato. Non è chiaro se i cittadini sestesi potranno contare su condizioni di accesso agevolate, e nemmeno si parla di protezione parcheggi per residenti, chi ha scelto questa zona di Sesto lo ha fatto per le caratteristiche di tranquillità e la possibilità di parcheggiare senza problemi, mentre nel progetto si legge che molti posti auto saranno di uso esclusivo della piscina privata».