Coronavirus, Bresso: da oggi vietato andare a correre, anche da soli

Il sindaco di Bresso, Simone Cairo, ha pubblicato nella serata di giovedì 19 marzo un’ordinanza che contiene un lungo elenco di restrizioni alla circolazione. Sono valide fino al 3 aprile e si aggiungono a quelle contenute nell’ultimo decreto del Governo. Fra tutte, spiccano il divieto di andare a correre o fare attività sportiva (anche individualmente) e quello di organizzare funerali con più persone. Al momento della benedizione, prima della tumulazione, potranno essere presenti solo il coniuge, i parenti di primo grado e i fratelli o le sorelle del defunto, che dovranno mantenere le ‘distanze di sicurezza‘ indicate dal Dpcm dell’11 marzo.

«Ora basta – scritto il primo cittadino sul suo profilo Facebook ufficiale – non è tollerabile che ancora tante persone non abbiano compreso la gravità dell’emergenza coronavirus. Negli ultimi giorni stiamo verificando che il 20 per cento delle persone bloccate dalla Polizia Locale viene denunciato (ex.Art.650 del Codice Penale) per non rispettare le ordinanze e i Decreti del Governo.

Di seguito un elenco delle restrizioni alla circolazione delle persone sul territorio di Bresso. Tutti questi divieti sono estesi alle aree del Parco Nord.

1. Divieto di utilizzo delle piste ciclabili e dell’uso delle biciclette fatto salvo per motivi di lavoro, di approvvigionamento di generi alimentari e/o farmaceutici;
2. Limitazione all’accesso alle aree cani con il limite di 2 persone per volta e per un massimo di 10 minuti pro capite a condizione che venga utilizzata l’area cani posta nelle immediate vicinanze dell’abitazione del detentore e purché quest’ultimo sia in grado di dimostrare nel caso di controllo la proprietà dell’animale o sia in possesso di autocertificazione riportante giustificato motivo della conduzione; 
3. Divieto di svolgimento di qualsiasi attività sportiva all’aperto comprese quelle individuali e passeggiate nei parchi, giardini e altri luoghi pubblici; 
4. Divieto di stazionamento in tutte le aree pubbliche e/o private ad uso pubblico, ivi compresi gli spazi condominiali, ad eccezione delle aree poste in prossimità degli esercizi commerciali adibiti alla vendita di prodotti rientranti nelle categorie espressamente previste dal dlcm dell’11 marz0;  
5. Approvvigionamento dei prodotti rientranti nelle categorie espressamente previste dal Dpcm, ed in particolare di generi alimentari e farmaceutici, esclusivamente a cura di un solo componente per nucleo familiare evitando accessi quotidiani alle attività commerciali.

Il sindaco conferma inoltre:

1. La chiusura al pubblico del mercato cittadino per tutte le attività merceologiche.
2. La chiusura anticipata delle attività di vicinato presenti sul territorio alle ore 19.30.
3. la chiusura al pubblico dei seguenti giardini: 
– di Via Turati/Toti
– di Via Archimede/S. Chiara
– di Via Dante
– di Via Don Sturzo
– di Via Roma/Marconi
4. Nei parchi in cui non è possibile la chiusura è vietata la permanenza e l’utilizzo:
– delle panchine;
– delle aree gioco e dei tavoli da pic-nic ad essi annesse;
– delle attrezzature gioco bambini;
– degli attrezzi dei “percorsi vita”
– dei giochi delle bocce
5. La chiusura al pubblico del cimitero comunale, fatta eccezione per le inumazioni e tumulazioni;
6. L’accesso al cimitero in occasione del momento della benedizione del sacerdote prima della tumulazione è consentito solo al coniuge, ai parenti di primo grado, ai fratelli/sorelle del defunto che dovranno obbligatoriamente rispettare tutte le prescrizioni sulle distanze da mantenere.
7. Il divieto di affissione delle epigrafi funebri;
8. Il divieto di bivacco di qualsiasi genere sull’intero territorio;
9. La chiusura al pubblico degli uffici comunali fino al 3 Aprile 2020, salvo revoche. Restano aperti al pubblico previo appuntamento e nelle ore antimeridiane nei giorni dal lunedì al venerdì:
a) uffici servizi sociali;
b) ufficio protocollo;
c) servizi demografici, esclusivamente per il rilascio di documenti di cui sia comprovata l’urgenza, per le denunce di morte e di nascita;
d) lo sportello della Polizia locale, esclusivamente per la riconsegna dei veicoli sottoposti a sequestro o rimossi, per la ricezione di denunce e per il rilascio del contrassegno per la circolazione dei disabili

Oltre alla denuncia penale già prevista scatterà immediatamente la multa da 50 euro a 500 euro a seconda della gravità e della recidività. «Spero che il Governo quanto prima intervenga con analoghi provvedimenti che restringano le possibilità di circolazione delle persone senza validi motivi. E’ l’unico modo che abbiamo per sconfiggere insieme l’epidemia», ha concluso Cairo.